Coronavirus, medici ed infermieri equipaggiati contro il contagio: “Per ora solo 4 falsi allarmi”

Foggia – Predica calma, la Asl di Foggia, per il diffondersi del Coronavirus. Sebbene sia stata costituito il comitato di crisi – coordinato dal direttore generale e sanitario dell’azienda, insieme ai direttori degli ospedali di Manfredonia, San Severo e Cerignola ed il dipartimento Prevenzione – ad ora ciò che si sta scatenando è soltanto psicosi. Perché, presso gli uffici di via Protano, sono arrivati al momento solamente 4 falsi allarmi.
Il tutto mentre nelle farmacie di Foggia e Provincia sono andate letteralmente a ruba le mascherine igieniche, tra l’altro inutili per contrastare il contagio, e la fobia da contaminazione ha preso il sopravvento tanto che i negozi cinesi registrano cali di vendite stimate a -60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La ASL si è già attrezzata per possibili casi di nCoV, “ma speriamo di non doverne avere bisogno”, auspica il dirigente medico Asl Giovanni Iannucci.
Falso allarme. Il primo campanello d’allarme, rivelatosi poi ingiustificato, ha iniziato a suonare lo scorso 30 gennaio sul Frecciabianca Roma-Lecce, quando un uomo di nazionalità cinese ha accusato un malore convincendosi di essere vittima di Coronavirus: “Più che del virus, si è trattato di un vero e proprio attacco di panico, l’uomo aveva avvertito crampi allo stomaco e capogiri: così è, all’altezza di Foggia, è stato accompagnato in pronto soccorso per controlli, poi risultati negativi”, dice il referente del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Foggia, Giovanni Iannucci.
Nel suo ufficio, ad oggi, solo quattro casi, tutti senza risvolti patologici. Due a Foggia, dove i dirigenti scolastici hanno segnalato il ritorno dalla Cina di due studenti, e uno a Cerignola, dove dal 23 gennaio, anticipando il protocollo entrato in vigore tre giorni fa, il dirigente scolastico della scuola Marconi ha raccomandato isolamento precauzionale ad un bimbo di 8 anni, che proprio ieri è tornato a sedere tra i banchi con i suoi compagni.
I casi nelle scuole. Il Ministero della Salute ha aggiornato la circolare diffusa il primo febbraio scorso sui comportamenti da tenere in presenza di minori di ritorno dalla Cina nelle ultime due settimane. “La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia per favorire la permanenza volontaria fiduciaria a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina”, si legge nell’atto ministeriale.
Le fakenews e i cali di vendite. È stimato tra il 50 e il 60% il calo di vendite nelle attività commerciali cinesi in Italia. Ancora peggio va per i ristoranti, ma per delle cifre più concrete si dovrà attendere la fine di questa lunga parentesi di allarmismo. A generare ulteriore confusione ci sono anche i social network e le app di messaggistica istantanea, dove circolano notizie totalmente false su centinaia di casi di persone contagiate e ricoverate nel policlinico di Bari.
Le procedure della ASL. La ASL di Foggia è pronta per la gestione del Coronavirus. Il comitato di crisi monitora il territorio recependo indicazioni dai cittadini e dagli enti preposti. Nel frattempo si mettono a punto i protocolli in caso di emergenza: “Se dovessero presentarsi dei sintomi nei pazienti – spiega Iannucci del Servizio Igiene e Sanità Pubblica – ci sarà un immediato trasporto con ambulanze dedicate presso il Policlinico di Bari, unico centro riconosciuto dalla Regione per casi di nCoV”.
Il personale medico e sanitario è già all’opera ed il protocollo è molto rigido: “Se l’emergenza dovesse verificarsi in pronto soccorso- prosegue il dirigente medico- in ogni reparto di emergenza/urgenza dei tre ospedali Asl ci sarà un percorso dedicato per i pazienti contagiati. Innanzitutto vi sarà un triage facilitato con una corsia alternativa rispetto agli altri pazienti; poi in ogni plesso è già predisposta una stanza di isolamento”.
L’equipaggiamento dei medici. I medici sono stati già attrezzati per fronteggiare eventuali casi di contagio da Coronavirus: “Il personale sarà equipaggiato con camici monouso, calzari, mascherini FFP2 o FFP3 che sono maschere filtranti contro le particelle.
Inoltre – prosegue Iannucci – a disposizione del personale medico ed infermieristico sono messi a disposizione occhiali protettivi con visiera e cappellini, in modo tale da evitare ogni tipo di contatto. Allo stesso modo, se ce ne sarà bisogno, il trasporto dei pazienti a Bari sarà effettuato con ambulanze specifiche”.