Comune di Foggia, insediata Commissione antimafia. Landella: “Una bella notizia per la città”
Foggia – “L’insediamento della Commissione di accesso agli atti del Comune di Foggia da parte di sua Eccellenza il Prefetto Raffaele Grassi è una bella notizia per la nostra città. Perché la trasparenza e la legalità sono i capisaldi dell’amministrazione municipale che mi onoro di guidare e il vaglio della Prefettura giunge prezioso a verificarne il rispetto nell’espletamento degli atti prodotti dal Comune.
E anche perché aiuterà a diradare le ombre che strumentalmente s’insiste con l’insinuare attraverso vicende giudiziarie che, com’è del tutto evidente, non sono assolutamente riconducibili all’Amministrazione comunale, né, per eventuali responsabilità dei singoli, possono e debbono creare pregiudizi all’operato della stessa e all’immagine della città intera.
Questa la dichiarazione del sindaco di Foggia, Franco Landella, dopo l’insediamento della Commissione di accesso agli atti presso il Comune di Foggia che verificherà, nei prossimi 3 mesi, la sussistenza di infiltrazioni e condizionamenti da parte della criminalità organizzata nell’amministrazione comunale.
Il sindaco ha poi continuato: “Per questo la Commissione prefettizia potrà contare sulla mia piena collaborazione e sulla disponibilità a ripercorrere le numerose iniziative promosse in favore della legalità da questa e dalla precedente Amministrazione comunale: dagli ingenti investimenti in materia di videosorveglianza, alla primogenitura della costituzione di parte civile dell’Ente comunale nei processi di mafia, alle iniziative scolastiche sul bullismo e cyberbullismo, al report sui lavori pubblici assegnati con somma urgenza e senza copertura finanziaria delle precedenti amministrazioni, che abbiamo elaborato e consegnato alla Procura della Repubblica di Foggia.
Lavori con affidamenti diretti poco chiari, assieme a numerosi varianti urbanistiche con procedure anomale, che hanno compromesso notevolmente le casse comunali che con fatica abbiamo risanato con risultati lusinghieri, come certificato dalla sezione regionale della Corte dei Conti”.