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Chiama un'ambulanza, ma arriva un solo medico: spazientito, lo riempie di pugni

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Ancora un’altra terribile aggressione ai danni di un operatore sanitario.

L’aggressione è avvenuta, ai danni di un giovane medico di Continuità Assistenziale, inviato dalla Centrale Operativa del 118 presso il domicilio di una paziente per un codice di minore gravità. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il padre della paziente, vedendo arrivare un medico e non un’ambulanza, abbia aggredito a colpi di pugni il sanitario.

Soccorso, il medico ne avrà per dieci giorni.

È inaccettabile – dichiara il Direttore Generale – che personale sanitario, chiamato a svolgere una delicata funzione al servizio della tutela della salute, debba temere continuamente per la propria incolumità. Non ci spiegazioni per violenze di questo tipo che non colpiscono solo i nostri operatori. Creando una pericolosa interruzione di pubblico servizio, danneggiano, infatti, la stessa utenza la cui salute viene messa a serio rischio. Il mio ringraziamento va agli uomini della Guardia di Finanza per l’intervento tempestivo, grazie al quale le attività di assistenza sono state ripristinate, in un contesto di legalità”.

La Direzione Generale ha da tempo programmato e già avviato una serie di interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei presidi aziendali attraverso l’attivazione di misure a tutela dell’incolumità degli operatori sanitari e dell’utenza e la predisposizione di azioni concrete di prevenzione e contenimento degli atti di violenza.

È in via di approvazione, infatti, un “Programma Operativo per la prevenzione e il contenimento degli atti di maltrattamento e/o aggressione ai danni degli operatori sanitari”, per la cui elaborazione è stata fondamentale la costante interlocuzione con le forze dell’Ordine e la Prefettura nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il nostro intento – conclude il Direttore Generale – è rasserenare il personale in quanto stiamo facendo tutto il necessario per scongiurare il ripetersi di tali aggressioni”.

L’Azienda, intanto, garantisce agli operatori vittime di aggressione tutte le tutele legali e annuncia che si costituirà parte civile negli eventuali procedimenti a carico degli aggressori.

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