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Arrivano le prime castagne pugliesi, sul Gargano un agricoltore si prende cura di un castagneto di 80 anni

Arrivano le prime castagne pugliesi, un patrimonio della biodiversità purtroppo a rischio di estinzione in Puglia. I castagneti pugliesi si concentrano in alcune zone del Gargano, specialmente tra i territori di Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento e sulla Murgia.

A riportare la notizia è Coldiretti Puglia dopo il puntuale monitoraggio della produzione in Puglia del castagno. “Si tratta di un ritorno atteso di un prodotto molto gradito dai consumatori che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“A pesare – sottolinea poi Coldiretti Puglia – sono stati, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni.

Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia – ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”.

Una storia di duro lavoro al sapore di castagne sul Gargano

Coldiretti Puglia, sul suo portale Web ufficiale, racconta la storia di Peppe Calabrese, un agricoltore eroico di Vico del Gargano che si prende cura di un castagneto di 80 anni, strappato al cinipede del castagno con la lotta biologica con la diffusione dell’insetto antagonista naturale Torymus sinensis.

Da fine settembre l’agricoltore garganico ha iniziato la raccolta della prelibata varietà di castagne San Michele, dalla buccia molto lucida e dal frutto dolce e morbido.

“L’umidità del mese di settembre ha provocato un calo del raccolto, ma la qualità è straordinaria – ha raccontato l’agricoltore di Vico Peppe Calabrese – con la castagna dalla buccia lucida che viene via molto facilmente e il frutto è molto dolce”.

Credits: Coldiretti Puglia

Benvenuta stagione delle castagne: benefici e proprietà delle regine autunnali

Con l’arrivo dell’autunno e dei primi maglioni, inizia ad arrivare anche il primo freddo, la natura si trasforma, i colori cambiano e tra i sapori tipici di questa stagione vi è quello caratteristico e delizioso delle castagne.

Benvenuto autunno: il plaid ai piedi del letto, il primo maglione della stagione che pizzica leggermente il collo. La torta di mele che profuma la casa, la pioggia che ci sveglia con il suo tintinnio, la zucca mangiata in mille modi e le castagne roventi che ci fanno bruciare e annerire le dita.

Per preparaci alle grandi scorpacciate di castagne occore dare uno sguardo alle proprietà e ai benefici di questi piccoli frutti a guscio sono ricchi di diversi minerali e vitamine, n particolare di vitamine del gruppo B, vitamina E, vitamina K, potassio, fosforo e magnesio

Ottima fonte di energia e fibre, le castagne sono altamente nutrienti e sazianti. Contengono, inoltre, moltissime sostanze dal potere antiossidante che ci danno una mano nel migliorare l’infiammazione e nel prevenire alcune patologie croniche.

Castagne: ecco come cucinarle

Le golose castagne piacciono proprio a tutti e possono essere preparate in diversi modi. Possono essere cucinate arrosto, bisogna prima inciderle con un coltello sul lato bombato e poi metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle. In alternativa, si può optare per la cottura in forno statico per circa 30 minuti.

Appena cotte è consigliabile avvolgerle in un panno da cucina umido e iniziare poi a sbucciarle appena si intiepidiscono così da non bruciarsi le dita. Un altro modo per preparare le regine autunnali è quello di farle lesse. Dopo averle lavate, si fanno cuocere in abbondante acqua salata per circa 40 minuti con la buccia. Una volta cotte, dopo circa 40 minuti, scolatele e sbucciatele.

Fonte: puglia.coldiretti.it

 

Redazione

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