A Carpino un monumento per Antonio Facenna, il giovane allevatore morto a soli 24 anni durante un alluvione

A Carpino è stato inaugurato un monumento in ricordo di Antonio Facenna, giovane allevatore morto a soli 24 anni durante l’alluvione del 2014.
“Antonio Facenna era un giovane allevatore di Carpino che aveva esaltato un modo di vivere, che lui chiamava “podolico”, dove la natura, il turisimo, la cultura, le masserie didattiche, si sposano con un’idea nuova del Mezzogiorno e di questa parte bellissima che è il Gargano. Antonio ha perso la vita a soli 24 anni, travolto dall’alluvione del 2014. Era in pensiero per i suoi animali, voleva assicurarsi che stessero bene -. Questo il ricordo del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -.
Dopo quella tragedia arrivai a Carpino che non ero ancora presidente, mi resi conto del disastro del dissesto idrogeologico di quest’area e della necessità di agire: posso dirvi che in questi sei anni abbiamo realizzato decine e decine di interventi per mettere in sicurezza strade e canali.
La Regione è sempre al fianco dei Sindaci, anche con importanti finanziamenti per completare i lavori, migliorarli, manutenerli e ridurre i rischi delle zone particolarmente esposte al rischio e dove l’attenzione deve rimanere alta”.
Un tributo alla memoria di un giovane allevatore del Gargano che amava profondamente la sua terra
“L’Ente Parco Nazionale del Gargano esprime un plauso a questa iniziativa che celebra la memoria di un giovane allevatore – ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza – che, come tanti sul territorio del Gargano, portava avanti orgogliosamente e con passione la propria attività di allevatore.”
Si tratta di un monumento che rappresenta la vita spezzata di Antonio Facenna e che è stato collocato in una rotatoria all’ingresso del centro abitato di Carpino, così da restare visibile sempre a tutti.
Realizzata grazie al contributo di un imprenditore che preferisce rimanere nell’anonimato, l’opera ha avuto il benestare della famiglia Facenna e porta incise le parole del giovane “Essere allevatore è più di un mestiere, è uno stile di vita. E’ essere custodi di qualcosa che vale la pena conservare”.
Il governatore pugliese Emiliano ha poi aggiunto: “I genitori di Antonio, Dora e Giacomo Facenna, e i suoi fratelli Bruno e Marco, continuano a portare alti i valori della vita podolica nella loro masseria didattica, che sorge in uno dei posti più suggestivi della Puglia.
Tutti insieme, con il sindaco di Carpino Rocco Di Brina, gli studenti delle scuole e la comunità, ci siamo riuniti per ricordare questo giovane pugliese dedicandogli un monumento affinché la sua storia venga conosciuta e continui ad ispirare cose giuste e belle. Il dolore si unisce alla malinconia ma anche alla speranza che viene dagli insegnamenti dì Antonio Facenna”.