Università di Foggia, in arrivo 95 studenti Erasmus
Prende consistenza il Progetto Ka 107 vinto qualche mese fa dall’Università di Foggia, che – nell’ambito delle cosiddette “call per mobilità da e verso Paesi extra Comunità Europea” – si è aggiudicata appunto un Erasmus dal budget complessivo di circa 630.000 euro. Tra oggi e domani l’Area e il Settore delle relazioni internazionali dell’Università di Foggia cominceranno a ricevere i primi 40 studenti provenienti da vari Atenei dell’Ucraina che hanno aderito al progetto, fino a completare – nelle prossime settimane – il quadro delle presenze previste: fino a un massimo di 40 unità del personale tecnico-amministrativo (o docente) e fino a un massimo di 95 studenti già iscritti all’anno accademico 2015/16.
Il Progetto Erasmus Ka 107 consente all’Università di Foggia di figurare al sesto posto assoluto su trenta progetti presentati da altrettanti Atenei italiani: per intendersi, meglio di UniFg hanno fatto solo Ca’ Foscari (Venezia) a cui sono andati 1,3 milioni, UniTrento con 840.000 euro, Alma Mater (Bologna) con 770.000 euro, La Sapienza (Roma) con 750.000 euro, quindi UniMessina con 650.000 euro. Un autentico exploit, se si pensa che, rapportando il finanziamento alle medie dimensioni del nostro Ateneo, la classifica dell’impatto proporzionale del Progetto Erasmus vede Ca’ Foscari (Venezia) in testa con 68 punti (su un massimo di 80) e quindi immediatamete a ruota UniFoggia con 67 punti.
A metà dello scorso novembre una delegazione dell’Università di Foggia – composta dalla prof.ssa Chiara Porro, delegata alla Mobilità studentesca; dott. Giovanni Lovallo, responsabile dell’Area ricerca e relazioni Internazionali; Giulio Esposito, coordinatore del progetto Ka107 UniFg-Ucraina; dott.ssa Janine Laverse, Settore Relazioni internazionali – si è recata in Ucraina per sottoscrivere gli accordi alla base dell’Erasmus Ka107, allacciando inoltre rapporti istituzionali e didattici con la Ivan Franko National University di Lviv (o Leopoli, città dell’Ucraina occidentale con 720.000 abitanti), incontrando gli studenti del Centro di lingua e cultura italiana quindi il Prorettore prof.ssa Mariya Zubrytska. Da novembre ad oggi il perfezionamento amministrativo e didattico di quegli accordi, quindi il primo flusso degli studenti destinati alla nostra Università. Studenti che, in Ucraina, frequentano dipartimenti didatticamente e scientificamente compatibili con quelli presenti a UniFg, ovvero Giurisprudenza, Scienze agrarie, Economia, Studi umanistici e i due di Medicina.
Tra oggi e domani, come detto, l’arrivo dei primi 40 studenti ucraini, una presenza che arricchisce città e territorio in termini di vivacità culturale e di possibili potenziali scambi con un Paese che sta puntando tutto sulla sua risorsa principale: la popolazione studentesca, che insieme a quella della Lituania vanta l’età media più giovane d’Europa (20,6 anni).
“Un’esperienza che certamente ci farà crescere – sostiene la prof.ssa Claudia Piccoli, delegata del Rettore alle Relazioni internazionali dell’Università di Foggia – sia sul piano umano sia su quello culturale. Tuttavia noi non stiamo cercando solo partner accademici con cui intraprendere scambi di studenti e docenti, ma stiamo cercando partner, e quindi studenti, con cui entrare in relazione in maniera stabile, in modo da continuare i nostri rapporti anche al termine dei progetti. Da questo punto di vista la crescita dell’Ateneo, crediamo, risulti abbastanza visibile, tuttavia occorre fare sempre di più, soprattutto per proporre sempre più degnamente il nome della Città e dell’Università di Foggia nel novero delle valide alternative alle città e alle Università più popolari e frequentate del Paese: Milano, Roma, Firenze, Bologna, Padova, Venezia, Bari, Napoli, Palermo e Cagliari. Noi siamo pronti a questa sfida, l’arrivo di questi cento ragazzi ucraini in città deve rappresentare, soprattutto da un punto di vista culturale, una svolta per il nuovo corso che intendiamo intraprendere. Qui si vive e si studia bene, vogliamo che a saperlo siano tutti i Paesi d’Europa”.