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Un artista sta decorando le strade di Foggia

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Da diverso tempo tra le strade della città, dal centro storico alla periferia, vi sono illustri personaggi, opere d’arte, volti di chi ha fatto la storia e celebri artisti. Impossibile non notarli, anche se collocati in angoli celati, traverse, su vecchie cabine dell’energia elettrica o sugli sportelli del gas e dell’acquedotto. Una forma d’arte che stimola il cittadino a guardare là dove non guarderebbe mai.

I grandi della storia, della scienza, dell’arte, della musica e dello spettacolo rivivono, nella nostra quotidianità, riprodotti su stampe che colorano gli angoli grigi e dimenticati della città, accomunati tutti da una caratteristica: sono sott’acqua e indossano maschere da sub. Si tratta di un progetto di street-art chiamato “L’arte sa nuotare” a cura di un writer fiorentino che si firma con lo pseudonimo di Blub.

Blub - L'arte sa nuotare
Alcune delle opere di Blub; da sinistra a destra: un omaggio ai bimbi profughi, “Wile E. Coyote e Beep Beep”, Freddie Mercury. Fotografie di Antonio Piazzolla

“Ho iniziato per caso, anche se il caso per me non esiste. Poi ho continuato perché l’effetto che ha sulle persone mi porta a continuare. Mi dà piacere quando mi cercano per pregarmi di rimettere una stampa dove è stata strappata, o quando sono loro stessi che la riappiccicano con del comune scotch mi mette bene!” – ha raccontato il writer all’ANSA qualche anno fa.

Dante Alighieri, Galileo Galilei, Giulio Cesare, la Monna Lisa, dipinti di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Piero della Francesca e Brunelleschi. E poi ancora grandi della musica come Freddie Mercury o Stromae, l’Autoritratto di Courbet, opere rinascimentali e contemporanee come quelle di Magritte.

Blub - L'arte sa nuotare
Da sinistra a destra: il sommo poeta, Dante Alighieri; Galileo Galilei; la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Fotografie di Antonio Piazzolla

Queste icone, lontano dai musei, si avvicinano a noi

L’arte di Blub sta decorando tutta la penisola, da Nord a Sud; giunto in Capitanata già da un paio d’anni abbiamo chiesto all’artista, che non rivela la sua identità ma che ci dice di avere origini fiorentine, di raccontarci qualcosa del suo progetto.

Una sera, uscendo da una pizzeria con un gruppo di amici, ho notato in un angolino, sotto una lampada, il tuo Freddie Mercury; i giorni successivi le tue opere sono spuntate come funghi: Dante Alighieri e poi il noto cantautore belga Stromae. Ho capito così che ne avrei trovato altre, ed è partita una vera “caccia al tesoro” per gli angoli della città. La tua arte mi ha spinto a guardare lì dove non avrei mai guardato prima d’ora: vicoletti, stradine, angoli bassi e angoli alti. Punti in cui transitiamo ogni giorno, nell’incessante caos della vita, senza mai farci caso; è forse questo uno degli scopi del tuo progetto? Lasciarci il tempo di soffermarci e guardare dove non avremmo mai guardato?

“La tua interpretazione è azzeccatissima, quello che faccio in modalità istintiva/intuitiva l’hai tradotta in parole!!!! E quindi ti sono grato per questo! Perché visitare solo musei? C’è arte anche fuori, viva anche! Queste icone diventano ancora più familiari se, scendendo dal piedistallo di un museo, si avvicinano a noi. Penso che ci voglia più leggerezza, altrimenti ci si prende troppo sul serio!”

Blub - L'arte sa nuotare
Da sinistra a destra: Salvador Dalí, “Gli Amanti” di René Magritte, Giuseppe Maria Garibaldi. Fotografie di Antonio Piazzolla

Diverse sono le epoche, diversi i ruoli che questi personaggi hanno avuto nella storia ma sono tutti accomunati da un oggetto: la maschera da sub. Perché?

“Siamo con l’acqua alla gola. Ci mettiamo la maschera e si impara a nuotare. Questo è il senso: crisi uguale opportunità. Quindi smettiamola di sentirci vittime di un sistema, siamo artefici della nostra vita. ‘L’arte sa nuotare’ intende tutto ciò che l’operato umano può rendere arte”.

Blub - L'arte sa nuotare
Il “Doppio ritratto dei duchi di Urbino” (A sinistra Battista Sforza, a destra Federico da Montefeltro) di Piero della Francesca. Fotografia di Antonio Piazzolla

Danneggiate perché apprezzate

Le stampe di Blub sono più consistenti dei manifesti funebri ma meno resistenti dei manifesti pubblicitari; non rovinano le superfici dove vengono affisse ma, col tempo, cedono alle intemperie. Alcune sono stati sbiaditi dalla pioggia, mentre altre si trovano strappate, molto spesso a partire dagli angoli.

In verità non si tratta di atti vandalici ma di tentativi – andati a male – di portarsi le stampe a casa: l’ingente quantità di collante, utilizzato per affiggere la stampa, ne rendere impossibile la rimozione senza che questa si strappi.

Blub - L'arte sa nuotare
A sinistra la “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli; a destra il “Ritratto di Federico da Montefeltro” di Piero della Francesca. Entrambe le opere risultano strappate, a partire dagli angoli; si tratta probabilmente di un tentativo, andato a male, di portarsi le stampe a casa. Fotografie di Antonio Piazzolla

L’arte come mezzo per riscoprire la città

Non vi resta che cercare queste stampe, in compagnia dei vostri amici, della persona amata o anche da soli, durante una passeggiata, per i vicoli del centro storico ma senza dimenticare le strade periferiche (sono presenti anche lì!). Fate dei selfie, fotografateli e aggiungete gli hashtags #lartesanuotare e #blubfriends. Inviateci i vostri scatti e saranno pubblicati nella nostra pagina Instagram @foggiareporter.

Blub - L'arte sa nuotare
A sinistra Papa Francesco sulla copertina della rivista “TIME”; a destra il celebre scrittore colombiano Gabriel García Márquez, Premio Nobel per la Letteratura nel 1982. Fotografie di Antonio Piazzolla

Divertitevi dunque ma con rispetto: rispetto per chi ha realizzato queste stampe e le ha inviate ai propri collaboratori che le affiggono nelle strade di tutta Italia. Rispetto per ciò che rappresentano queste opere e per quei valori ai quali, i personaggi riprodotti, hanno dedicato la propria vita. Rispetto per chi, dopo di voi, vorrà cercarli e fotografarli. NON STRAPPATELE VIA, l’arte è di tutti!

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