Viaggi e turismo

Il turismo rurale a scuola: una "vacanza" che dura tutto l'anno

Tutti all’aria aperta con il turismo rurale, soprattutto i bambini per una vacanza che dura quasi tutto l’anno.

Turismo slow o turismo rurale, chiamatelo come vi pare… sta di fatto che le attività integrate alla natura e alla sfera rurale sono in continua richiesta, soprattutto dall’ istituzione scolastica in quanto sinonimo di sostenibilità ambientale, salute e qualità della vita. Le aree rurali caratterizzano l’ambiente e il paesaggio come una risorsa da non sottovalutare, considerando anche chi gli abitanti delle città amano la campagna. Allora, perché non approfittarne in qualsiasi momento dell’anno?

Un esempio di lezione all’aperto – Ph. credit: Freepik

L’artigianato locale, il commercio rurale e la produzione agroalimentare contrassegnano un cambiamento degli stili di vita, che si riscoprono nell’identità locale e nella valorizzazione e tutela delle risorse culturali e paesaggistiche. 

E il turista che sposa il concetto di “vacanza” all’aperto è proprio la scuola, che attraverso la sua istituzione accerta, fa apprendere e condivide con i gli adulti del futuro gli usi, i costumi di un luogo… tanto meglio se vicino casa propria!

Non si tratta di gite fuori porta assestanti e passive, ma di occasioni di sport all’aperto in cui accrescere lo sviluppo cognitivo e il benessere psicosomatico di bambini e ragazzi avvezzi ad ingurgitare cibi industriali davanti a telefonini e videogiochi 365 giorni l’anno.

Le motivazioni del turismo rurale incluso nella scuola generano benefici ambientali, sociali e culturali: i bambini sono gli interpreti perfetti per il turismo rurale, che si oppone al turismo di massa ma non esclude attività artistico-culturali.

Attività didattiche all’aperto – Ph. Credit: agriturismo.it

In generale, la promozione dello sviluppo della ruralità sta costituendo una delle acquisizioni più recenti ed efficaci nella politica comunitaria proprio perché attraverso questo approccio si integrano i problemi socioeconomici relativi ai legami tra ambiente ed operatori (agricoltori, guide, insegnanti, operatori culturali, ecc..).

Si allargano così i confini di operazione, dove a cooperare sono diversi profili professionali che fino a qualche tempo si consideravano ben lontane e fuori luogo dal contesto. Una sperimentazione teorica progettata negli anni ’80 del ‘900 ed avviata nel 1991 con l’approccio L.E.A.D.E.R. dell’UE: una politica bottom up  che integra le reti locali tramite GAL e Pro Loco e che continua ad essere in piena espansione +70% al 2020.

Il contatto diretto con la natura

E la Puglia ne rientra grazie alle sue belle ricchezze, adeguandosi ai tempi e alle normative di “strumentazione” rurale: case coloniche, trulli, mulini e masserie sono stati trasformati in strutture ricettive con tanto di attività produttiva. La soluzione migliore per accogliere chi vuole conoscere direttamente il territorio, a partire da chi vi ci è nato.

Lontano o vicino dal mare, la Puglia dispone di ambienti ed aree rurali che gli adulti amano riscoprire vuoi per la pace e la tranquillità vuoi per il ricordo di una fanciullezza leggera e spensierata da far vivere e scoprire anche ai propri bambini, che un domani saranno i tutori di questo immenso patrimonio rurale che la Natura per ora ci dona… domani chissa! Meglio salvaguardarlo. 

Fonte: Report Rete Rurale Nazionale 2014-2020, “Leader e turismo rurale”, Giugno 2017.

Photo Credit immagine di copertina: nostro figlio.it

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

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