Teatro Giordano: le opere di Iacurci sommerse dagli escrementi

Il guano che ricopre le due opere, se toccato o inalato, può provocare la toxoplasmosi
Prosegue il degrado delle opere di Agostino Iacurci, la Torre dei venti e il baldacchino dei Talamoni, collocate nell’atrio porticato del Teatro Giordano. Una collocazione gradita dall’artista, ma né lui né l’assessore alla cultura dell’epoca Anna Paola Giuliani non immaginavano di avere un nemico, anzi uno stormo di nemici: i comuni piccioni. I volatili stanno infatti letteralmente devastando le opere con i loro escrementi.
La situazione si avvia a diventare irreparabile. Il guano, infatti, può danneggiare in maniera irreparabile le superfici su cui si deposita. Dopo numerose proteste dei cittadini il settore cultura del Comune di Foggia – lo scorso mese di giugno – ha emesso un determina dirigenziale per la fornitura e la posa in opera di una struttura reticolata antivolatili a protezione delle opere.
L’intervento è stato autorizzato dalla sezione foggiana della Soprintendenza Archeologica, in quanto il Teatro Giordano è un immobile storico tutelato. Con procedura d’urgenza è stata incaricata di installare le strutture reticolari la Ditta Eredi Bozza Giuseppe di Lucera, per l’importo di tremilacinquecento euro, oltre Iva.
Nonostante la procedura d’urgenza, a nove mesi dalla pubblicazione dell’atto sull’Albo pretorio, non è iniziata nessuna opera di messa in sicurezza. Le opere sono sempre lì, in quell’atrio sempre chiuso al pubblico, ma frequentato da corvi e piccioni, che non si fanno specie di defecare sulle opere. Intanto non ci si rende conto che proteggere le opere dal guano dei volatili non è solo un intervento a tutela delle stesse, ma anche della salute dei cittadini, i passanti ma soprattutto gli addetti al teatro e gli spettatori degli spettacoli.
Perché il materiale fecale, essiccandosi, si polverizza e vengono rilasciati nell’ambiente gli agenti patogeni in esso contenuti, che si trasmettono all’uomo anche in assenza di contatto diretto. È noto che toccando o inalando il pulviscolo di guano di piccione si rischia di contrarre la Toxoplasmosi. E s e le autorità sanitarie intervenissero potrebbero anche decidere per la chiusura del Teatro e la rimozione delle opere ricoperte di escrementi.
di Vincenzo D’Errico