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Animali in pericolo: Luna è salvo grazie ai volontari

Una nuova storia di emergenza veterinaria, che conferma la necessità di un Pronto Soccorso veterinario

E’ sempre più necessario, in una città grande come foggia, un pronto soccorso veterinario operativo h24. La proposta – cui ha lavorato con impegno l’avvocato Fabrizio Cangelli –  è stat bocciata sia dal Comune che dall’Ordine dei Veterinari. Il Comune non ha denaro, ed i veterinari gratuitamente non si muovono. Una nuova storia – fortunatamente a lieto fine – l’ha raccontata la volontaria animalista Terry Marangelli sul suo profio social.
“Per carità, nulla di nostalgico, siamo solo in regime di ordinaria inciviltà, malgrado di anni sotto i ponti ne siano passati a sufficienza. Un processo lento e inesorabile che la Regione Puglia ha pianificato con estrema lucidità: spogliare di tutto il possibile la veterinaria pubblica per ridurre i propri costi e scaricarsi di una serie di responsabilità che stavano diventando troppo gravose, accollando il randagismo (canino e felino) sulle casse comunali e sul pressappochismo del malcapitato burocrate di turno con il compito di spendere il meno e il peggio possibile sulla pelle dei randagi della nostra città.
La sublimazione di questo fenomeno trova la sua massima fetenzia quando accade la tragedia di dover prestare soccorso ad un cane o un gatto in orari extra lavorativi, che pure in quelli regolari “inZomma” io speriamo che me la cavo.
Così lo scorso 31 luglio, tanto per chiudere il mese, va in onda lo psicodramma.
Un cane investito su via San Severo, tante segnalazioni, sono relativamente vicina, la gente lamenta l’impossibilità di contattare la Polizia Municipale, vado e recuperare il cane che i residenti della zona hanno spostato sul marciapiede. È sotto schok, perde sangue dalla bocca, diverse ferite e la zampa anteriore sinistra fratturata.
Intanto riesco a sentire la Municipale che attiva la Asl e mi avvio, ben sapendo di non sapere affatto dove andare.
Sono più o meno le 21:00, ci incontriamo senza troppa speranza con il veterinario Asl e l’ausiliario di turno.
Non ci sono veterinari disponibili e se qualcuno c’è non risponde perché il Comune, a quanto pare, non paga le parcelle da mesi, anzi ci scappa l’anno o forse più.
Non possiamo fare nulla, non c’e speranza.
Non posso fare altro che pregare il veterinario Asl di attivarsi con quel minimo che gli è possibile.
Lo so che non è suo il compito, ma mi sento una merda e confido nella possibilità che nonostante l’apparenza, quella povera stella, possa resistere fino al giorno dopo.
Un veterinario Asl che non può fare il veterinario, un ausiliario sconsolato ed una attempata volontaria incazzata come al solito. Intanto, Luna, cane di quartiere, maschio di oltre dieci anni, malgrado il nome da femmina, è sopravvissuto e nella tarda mattinata del giorno dopo è stato visitato da una veterinaria libero professionista che non viene pagata da chi dovrebbe farlo nei tempi giusti per non creare un disservizio di fondamentale importanza, anzi, vitale”.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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