Sosta tariffata, FdI: illeggitimo che parcometri non diano resto
Gestione della sosta a pagamento e parcheggio Russo fuori controllo. Colonnine succhia soldi e assenza di ausiliari in molte zone cittadine mentre oltre 30 lavoratori sono stati licenziati.
: illeggitimo che parcometri non dianoresto
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comuen d Foggia è intervenut con una lunga nota sulla sosta tariffata. “In riferimento all’affidamento e alla gestione della sosta a pagamento nelle aree scoperte e nel Parcheggio Russo – si legge – sono state riscontrate evidentissime quanto gravi illegittimità e inadempienze. Dopo ben dodici mesi dalla sottoscrizione di un contratto la cui esecuzione è già iniziata con inaccettabile ritardo, c’è un evidente mancato controllo politico amministrativo della corretta esecuzione delle obbligazioni assunte dalla concessionaria senza dimenticare condotte di quest’ultima evidentemente illegittime e inadempienti. I parcometri pubblici, la segnaletica orizzontale e verticale da contratto, dovevano essere installati entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto. L’installazione dei parcometri è avvenuta con mesi di ritardo e le apparecchiature installate non hanno consentito inizialmente che si potesse pagare la sosta con bancomat ovvero attraverso app. Non vi è stata alcuna vigilanza. Eppure sono previste penali per ogni genere di inadempienza. La segnaletica informativa sia sulle strade pubbliche, sia nel parcheggio coperto Russo è del tutto inadeguata così come la segnaletica orizzontale per la maggior parte degli stalli, in particolare quelli presenti nelle zone centrali, risulta consunta. Nessuno se ne accorge? Gravissima è la circostanza per cui pagando una cifra superiore ad euro 1,20 per un’ora di sosta, il parcometro non dia il resto ovvero un minutaggio superiore. Peggio ancora i parcometri riportano la scritta “il parcometro non dà resto” un limite enorme che non esonera la società di gestione dall’evidente disservizio. Perché mettere colonnine che dichiaratamente non danno il resto? A nostro avviso una prova palese di violazione contrattuale e di gestione. Un indebito arricchimento da parte dell’azienda, al limite di altri possibili reati, a cui va messo immediatamente argine. Altrettanto gravi sono le criticità del parcheggio “Russo” che è gestito con modalità del tutto illegittime. Doveva essere ad alta tecnologia, invece ancora oggi, il parcheggio è privo della segnaletica orizzontale e verticale, sprovvisto di segnaletica informativa adeguata, senza alcuna automazione e barra di ingresso e dulcis in fundo, gli addetti continuano a ricevere dall’utenza moneta contante prendendo i numeri di targa scritti su ricevute prive di riferimento fiscale. Il contratto sottoscritto da Ente e concessionaria ha determinato un’immane perdita di posti di lavoro. Gli ausiliari della sosta sono pressoché scomparsi dalle strade periferiche e da quelle a ridosso della cinta urbana, con buona pace di chi non paga lo stallo, generando un pesante mancato introito per le casse del comune. E’ necessario ridare dignità a quelle oltre 30 famiglie di lavoratori ingiustamente licenziati che sicuramente garantirebbero
livelli di servizio più alti. Nelle more del completamento di questa attività istruttoria reputiamo urgente
interpellare formalmente la Sindaca e informare la cittadinanza attraverso gli organi di stampa di questa
gravissima mancanza di sorveglianza da parte di organi politici e amministrativi sull’erogazione di un
servizio fondamentale, così come è evidente che lacunosa e superficiale è stata la decisione deliberata dai
Commissari in ordine alla gara ed ai contenuti della stessa. A distanza di qualche mese dall’insediamento è
evidente che questa Amministrazione non stia vigilando pienamente facendo rispettare i contratti senza
diffide e sanzioni formali che allo stato non risultano. E’ risibile che l’Amministrazione di fronte a tangibili
inadempienze il 31 gennaio scorso è andata a incontrare la concessionaria, anziché sanzionarla. Al di là dei
proclami sul governo della città non c’è nulla di “normale”. Si inneggia alla legalità e alla trasparenza ma
mancano i provvedimenti base per garantire efficienza, efficacia ed economicità, in questo modo l’apparato radicale della città muore.