Sicurezza Policlinico Foggia, la nota del sindacato CAOS MEDICI aderente al FASSID

“L’episodio accaduto il giorno 16 maggio nel quale, a causa del cedimento di una porzione del
piano stradale compreso tra i due plessi dei Laboratori, cedimento avvenuto durante la manovra
di parcheggio di una dipendente della Patologia Clinica, e che ha visto l’auto stessa incastrarsi nella
buca, deve far riflettere e porre attenzione sullo stato di degrado in cui versano ampi tratti del
piano stradale del Policlinico e lo stato di stabilità statica di alcuni plessi del Policlinico stesso”. Così in una nota Francesco Troia, Segretario aziendale COAS MEDICI aderente al FASSID che pone ancora una volta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Troia ricorda che “nonostante le prove di tenuta statica come da nota n. 6 A.T./0941
dell’11 aprile 2018, prove richiamate dal recente comunicato della Direzione in data 15 aprile
2025, il plesso “ex ambulatori” fu oggetto di sgombero totale ed evacuazione tra la fine del 2019 e
febbraio 2020 (a cui sarebbe dovuto seguire quello attualmente sede del resto della Patologia
Clinica, Servizio Immuno trasfusionale ecc) in vista di un abbattimento e ricostruzione dei plessi
stessi. Tutto ciò si richiama perché, a prescindere dalle ispezioni dell’Ufficio Tecnico aziendale, si era ben
consci dello stato di vetustà e di non conformità delle costruzioni alle nuove esigenze
tecnologiche. Esse, infatti, non sono per nulla in grado di accogliere gli aggiornamenti strumentali
degni per i Laboratori di un ospedale HUB. Lo scoppio dell’epidemia da Covid 19 non solo ha impedito la prosecuzione di progetti risolutivi delle problematiche, ma, al contrario, ha visto il ritorno ad un uso completo di queste palazzine, relegando nel dimenticatoio i progetti di demolizione e ricostruzione, senza neanche prendere in considerazione soluzioni alternative, seppure temporanee, di trasferimento dei Reparti e Servizi interessati”.
“Pertanto – conclude Troia – il COAS MEDICI aderente al FASSID chiede fermamente e formalmente all’Azienda Policlinico di porre in atto, con urgenza, azioni tali da garantire in pieno le condizioni di sicurezza ambientale a tutela della salute dei lavoratori, condizioni che ricadono totalmente sull’Azienda
Policlinico stessa”.
