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SEO, come promuovere un brand nei motori di ricerca? Ne parliamo con Gabriele Rispoli

Oggi parliamo di SEO e lo facciamo insieme a Gabriele Rispoli, tra i consulenti SEO più apprezzati in Italia e Certificato Google Analytics e Google Ads.

Sempre più aziende, infatti, hanno bisogno di pubblicizzare il loro brand nei motori di ricerca.

Ma quali sono le strategie SEO più adatte? A questa e altre domande risponderà il nostro ospite, che ci spiegherà come posizionare le proprie pagine nel modo migliore nella SERP (Search Engine Results Page).

Analizziamo, dunque, insieme a Gabriele, quali sono gli step più importanti per promuovere il proprio marchio su Google e raggiungere i primi posti nella pagina dei risultati.

Il punto di partenza necessario è la creazione di una strategia SEO di qualità elevata

 

Promuovere un sito internet sui motori di ricerca necessita di una strategia base di partenza. A chi mi chiede informazioni su come posizionare uno shop online o un blog, rispondo con delle domande ben precise, ovvero cosa vogliono ottenere, quali sono gli obiettivi principali e il target da raggiungere.

Queste sono informazioni che, molto spesso, gli imprenditori e i manager aziendali non conoscono, quindi è compito del digital strategist realizzare un documento sintetico che va presentato al comparto che si occupa di SEO.

Il team SEO, a questo punto, ha il compito di effettuare una ricerca ottimale delle parole chiave, così da poter promuovere il brand sui motori di ricerca dal punto di vista organico. Si deve puntare alle keywords commerciali e informative.

Si tratta, per precisione, delle parole chiave non collegate a scopi economici diretti, ma che hanno il potenziale per generare un processo efficace di inbound marketing.

L’obiettivo principale è farsi trovare dagli utenti che hanno bisogno dei prodotti e servizi che si vengono e ciò deve avvenire al momento giusto.

All’interno dei motori di ricerca occorre posizionare i contenuti migliori

Un passaggio imprescindibile per la promozione di un brand sui motori di ricerca è quello di posizionare le risorse nella SERP, ovvero la pagina dei risultati. Ciò vuol dire che si deve fare in modo che Google consideri il proprio risultato tra i più interessanti e pertinenti. Per raggiungere tale obiettivo occorre anche superare, nel posizionamento, i competitor diretti.

Più in alto si arriva nella SERP, maggiori saranno le opportunità di ottenere visibilità e traffico sul proprio sito. Ma, nell’atto pratico, come funziona il procedimento? Per quanto riguarda le parole chiave più competitive, che consentono di raggiungere un numero più elevato di lead, la concorrenza è superiore.

Ad esempio, posizionarsi per la query “Hotel a Milano”, è molto complesso, data la presenza massiccia di concorrenti che operano in questo settore e cercano di attirare l’attenzione degli utenti online.

Un ambito di nicchia, invece, avrà meno difficoltà e il risultato, di posizionamento, sarà “garantito”. Il lavoro di ottimizzazione SEO, per un brand, consiste in un’analisi preliminare che permette ci comprendere quale è la strategia migliore da attuare, concentrandosi, successivamente, su attività di ottimizzazione on-page e off-page.

Tutto ciò vuol dire che si devono svolgere diversi interventi che permettano di apportare consistenti migliorie al codice del proprio sito, ai testi, alle tassonomie, alla mappa del sito, le meta descrizioni e i tag title. Inoltre, è di fondamentale importanza cercare di ottenere un alto numero di link in entrata (possibilmente, da fonti autorevoli e tematiche), molto ben visti da Google, che valuta anche da questo parametro la qualità di un sito web.

Per la promozione di un brand bisogna puntare anche sulla pubblicità su Google Ads

Oltre al posizionamento SEO organico, su Google è presente una strada parallela: l’advertising, ovvero i risultati a pagamento.

Questo non vuol dire che pagando si può raggiungere la vetta dei risultati di ricerca. In realtà, questo sistema è molto più complesso di quanto sembra e viene conosciuto con il nome di Google Ads.

Quando gli utenti effettuano una ricerca su Google, infatti, otterranno, come primi risultati, un blocco di annunci che hanno una natura commerciale.

Si tratta delle pubblicità delle aziende che vogliono promuovere il proprio brand attraverso la piattaforma Google Ads. Come funziona? In pratica, Google pubblica un annuncio sponsorizzato sulle pagine dei risultati e l’azienda paga ogni qual volta un utente ci clicca sopra.

Questo meccanismo è regolato da un algoritmo molto preciso che permette al motore di ricerca di far visualizzare le inserzioni al momento corretto, proprio quando serve all’utente. Se questa strategia viene applicata nel modo corretto, diventa uno strumento molto utile di inbound marketing.

Come già indicato in precedenza, anche in questo caso è necessario effettuare un’analisi preventiva che permetta di conoscere quali siano le parole chiave più vantaggiose, che consentono di fare il giusto investimento in advertising, in quanto hanno un ROI (Return On Investment) chiaro.

Il rischio più alto è quello che i competitor più potenti, ovvero i grandi brand, decidano di inserirsi per le stesse chiave di ricerca. Quando si tratta di investimenti, batterli non è semplice.

Dunque, chi in azienda si occupa di gestire la promozione del brand tramite campagne Google Ads deve progettarle e gestirle in modo preciso, evitando di effettuare spese poco utili e, al contrario, cercando di massimizzare gli introiti.

In questo contesto, non bisogna dimenticare il potere persuasivo del copywriting nella creazione dei testi per gli annunci, che permettono di convincere gli utenti a scegliere il proprio brand anziché quello della concorrenza.

Un aspetto da non trascurare: la local SEO per la promozione del proprio brand

La local SEO consente di posizionare il proprio brand tramite tecniche e strategie che rispettano precise query locali, ovvero ricerche che riguardano geolocalizzazioni specifiche.

Provando a fare una ricerca su Google con di un servizio, inserendo anche una località, si otterranno delle mappe, e non i tradizionali snippet. Quindi, si potranno consultare indirizzi e mappe, con i consigli su dove poter trovare quel determinato prodotto o servizio.

Quindi, per la promozione di un brand sui motori di ricerca si devono sfruttare anche le strategie di Local SEO. Naturalmente, questo vale per quelle aziende che hanno una presenza geolocalizzata.

Considerazioni finali

Come abbiamo visto dall’intervento dell’esperto SEO Gabriele Rispoli, che ringraziamo per il suo prezioso contributo e i tanti consigli forniti in questo articolo, quando si decide di investire nel mondo del web, e di preciso nel marketing digitale, bisogna pianificare con attenzione ogni passaggio.

Questo concetto è sempre valido, ma assume ulteriore valore se si decide di operare in ottica di inbound marketing e di modificare i propri contenuti cercando di attirare quanti più lead possibili (cioè persone interessate ai prodotti o servizi venduti).

Naturalmente, come molto spesso accade in questo ambito, non esistono strategie che funzionano per tutti allo stesso modo, ma ogni prodotto è una storia a parte. Una cosa, però, è certa: il sito web è un punto di partenza per moltissime realtà aziendali.

Qualsiasi sia il tipo di strategia selezionata, la visibilità all’interno dei motori di ricerca è fondamentale.

Contatti

 

Gabriele Rispoli

sito web: https://www.gabrielerispoli.it

e-mail: gabrielerispoli1988@gmail.com

telefono: +39 371 58 51 556

 

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