Ricordate gli Scoubidou? I nodi intrecciati amati dai ragazzini nei primi anni 2000
Se tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 andavate a scuola non potevate non portare con voi, legati all’astuccio o allo zaino, i famosi nodi intrecciati super colorati. A Foggia i colori più ricercati e diffusi erano sicuramente il rosso e il nero, simboli della nostra squadra di calcio.
Per Scoubidou si intende, infatti, l’arte e il passatempo (prevalentemente giovanile) di intrecciare fili colorati, per ottenerne dei piccoli oggetti, solitamente usati come portachiavi e braccialetti da regalare. Gli scoubidou si realizzano con una continua ripetizione di un nodo tra i fili. A seconda del tipo di nodo che si ripete, essi possono assumere diverse forme, possono essere quadrati, rotondi, piatti, a spirale, a gomitolo, ecc.
I ragazzini passavano pomeriggi interi in ferramente per acquistare i fili dei colori che più amavano per poi correre a casa a realizzare i “preziosi” oggettini da regalare o magari scambiare la mattina seguente tra i banchi di scuola.
Cosa si usava per realizzare uno Scoubidou?
Per creare uno scoubidou si utilizzano essenzialmente due fili colorati o più. la lunghezza dei fili varia a seconda di quanto lungo vogliamo il nostro scoubidou, non ci sono limiti. I fili possono essere di plastica o di gomma con una grandissima varietà di colori. Inoltre per la realizzzazione occorrono un paio di forbici per tagliare i fili e un accendino, utilizzato per bruciare le estremità dei fili.
Per quanto riguarda quest’ultimo passaggio, i ragazzini preferivano farlo fare ai più grandi, così lasciavano ai genitori “l’arduo” compito di completare e rifinire il loro piccolo gioiellino di plastica colorato.
E voi li realizzavate?
Qui trovate i singoli passaggi per realizzare un perfetto Scoubidou stile inizi anni 2000: www.hobbydonna.it