Polizia, il Sap di Foggia denuncia: “Caschi marci e giubotti antiproiettili scaduti”, scatta la protesta

Il Sindacato Autonomo di Polizia di Foggia sostiene la protesta del Segretario Generale, Gianni Tonelli, che da 36 giorni è in sciopero della fame per sensibilizzare politica, organi di informazione e semplici cittadini sulle difficoltà in cui versano le forze di polizia e seguito degli tagli degli ultimi anni. Per questo, domani, 25 febbraio, le forze di polizia del Sap di Foggia attueranno lo “sciopero della mensa”.
“I motivi alla base dell’estrema protesta – fa sapere il segretario provinciale del Sap, Giuseppe Vigilante – sono da ricercare nella volontà di mettere in luce quali sono le reali condizioni dell’apparato della sicurezza ormai debilitato da anni di tagli. A seguito degli attacchi terroristici di Parigi sono venute alla luce con forza quali sono le pesanti lacune in cui versa l’apparato e le reali condizioni nelle quali i poliziotti italiani sono costretti a lavorare.”
“Proprio per questo un dirigente sindacale di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali servizi di polizia – si legge in un comunicato stampa -. Si tratta di un padre di famiglia con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che mina quelli che sono gli elementi alla base dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e dissenso”.
Prosegue Vigilante: “Anche a Foggia denunciamo con coraggio, che ci sono giubbotti antiproiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore con più di duecentomila chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato, personale sempre più vecchio con una media che rasenta i 50 anni, pulizie degli uffici e delle caserme pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento professionale non all’altezza del periodo storico di allarme che stiamo vivendo. Non si riescono a organizzare più di 2 volanti per turno – sottolinea Vigilante – e il Dipartimento continua a non inviare nuovi uomini nonostante gli allarmi lanciati anche nel recente passato. Tutto ciò è inaccettabile. Si continua a voler dare un’immagine di una polizia moderna, al passo con i tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze con iniziative personali poichè mancano fondi anche per le necessità più banali”.
“Il Sap di Foggia non ci sta e si schiera apertamente al fianco del suo segretario generale affinché le istituzioni diano un’inversione di tendenza comprendendo i reali motivi che lo spingono allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta, quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo lasceranno mai solo. La verità e giustizia prevarranno sulle logiche politiche e di potere. Per tutti questi motivi – conclude Vigilante – ci stiamo appellando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli anche da questa provincia numerose cartoline perché intervenga al più presto“.