Scalfarotto sulle trivellazioni alle Isole Tremiti: “Non ci saranno, panico ingiustificato”
Le trivellazioni al largo delle Isole Tremiti? “Non esistono”. Risponde così il deputato PD Ivan Scalfarotto, su Facebook, a chi gli chiede conto delle recenti notizie, secondo cui le trivelle potrebbero tornare in azione nell’Adriatico.
“L’esplorazione prevista al largo delle Tremiti (a una distanza siderale dalle Tremiti) equivale a una qualsiasi esplorazione oceanografica. Non c’è nessuna trivellazione prevista – spiega Scalfarotto -. L’airgun con la quale si fanno le esplorazioni ha un minimo impatto, equiparabile appunto quello di qualsiasi esplorazione di fondali”.
Un utente, Corrado Terracciano (che si qualifica come ingegnere energetico) gli fa notare come “12 miglia non sono propriamente una distanza siderale e chi conosce l’Adriatico sa che le predominanti correnti da Maestrale porterebbero ogni minima forma di inquinamento a percorrere quelle distanze in pochissimo tempo”. Per non parlare, del “messaggio negativo di incentivare forme obsolete di fonti energetiche quando il futuro è altro”. La replica di Scalfarotto:
Corrado, la valutazione di impatto ambientale data dalla commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente è positiva e quindi l’autorizzazione era un atto dovuto. La direttiva europea sulle ricerche offshore è stata recepita dall’Italia in modo estremamente restrittivo: per cominciare le estrazioni sarebbe necessario un nuovo procedimento di autorizzazione. Le “future trivellazioni” non sono per niente scontate, anzi: con le restrizioni procedimentali che abbiamo implementato in sede di recepimento della direttiva e con il petrolio a questi prezzi mi sembrano veramente molto improbabili. Qua il problema è che tutti vogliamo riscaldare le case e accendere i condizionatori d’aria, e se possibile vogliamo che la bolletta energetica sia bassissima. Ma naturalmente senza petrolio, senza gas, senza nucleare e senza parchi eolici che sono brutti e rumorosi. Chi governa deve innanzi tutto rispettare le leggi, e poi deve anche – con tutte le cautele del caso – prendere delle decisioni che spesso richiedono step iniziali necessari, anche se poi non avranno sviluppi futuri. Se su ogni respiro si gioca a scatenare il panico non se ne viene più fuori.
Per Scalfarotto, “l‘esplorazione non merita questo panico. Ma finora dalla Puglia io sento: niente Tap, niente carbone, niente esplorazioni… E qualcuno che ha sempre da ‘scatenare l’inferno’. Non si governa così la complessità del nostro tempo”, conclude il deputato.