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Le vie di San Michele sono infinite ed una passa per il Gargano

Tra i sette santuari che in Europa delineano la via di San Michele Arcangelo, uno è ubicato sulla vetta di Monte Sant’Angelo sul Gargano.

A partire dallo Skelling Michael in Irlanda, passando per il santuario pugliese, una metaforica linea retta giunge fino al Monte di San Carmelo in Israele, alludendo al colpo di spada con cui l’Arcangelo Michele trafisse il cuore del Diavolo.

Si tratta delle famose ley lines, che per oltre 2.000 km tagliano l’Europa passando per la misteriosa grotta di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo sul Gargano, uno dei luoghi più importanti al mondo per il valore storico e il massimo simbolismo religioso legato all’omonimo Santo. Una delle mete più ambite nel pellegrinaggio micaelico e francigeno che si fa anche promotrice di turismo naturalistico, sportivo ed ecosostenibile da sperimentare in qualsiasi stagione.

In occasione delle “Sammkelère”, il 29 settembre si rivela il momento migliore per esplorare le antiche strade che dal polmone verde del parco nazionale del Gargano conducono ai piedi del Santuario di San Michele, un monumento del 490 d.C (anno dell’apparizione del Santo) che ha visto benedire sotto il portale romanico milioni di crociati volti a Gerusalemme.

Una storia quasi fantastica, che racconta ancora di sè attraverso la purezza delle cripte rocciose. Nel corso dei secoli, infatti, innumerevoli pellegrini e fedeli hanno percorso il cammino micaelico, segnando l’intero sentiero nel mezzo di distese rurali fino alla famosa scalinata angioina, la quale conduce ancora oggi alla maestosa chiesa custodita a picco sulla roccia garganica.

Uno spettacolo sensazionale tale da rinomare la location di Monte Sant’Angelo come una delle destinazioni religiose più importanti del Promontorio e da annoverarsi fra le bellezze paesaggistiche e culturali del Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2011.

Un itinerario unico e raro che attira tutti, dai fedeli spirituali ai trekkisti più avventurosi. Un percorso sacro e profano incastonato nel verde della campagna locale disposta per sua natura a strapiombo sul mare, uno dei panorami più suggestivi del Gargano. Percorsi in via d’estinzione, recuperati grazie all’impegno dell’Ordine dei Pellegrini di San Michele Arcangelo e del WWF di Vieste, che insieme collaborano nel ripristino sin dal 1995.

Se avete già visitato Mont Saint Michel a Parigi, la Sacra di San Michele in Piemonte e il Monastero ortodosso di San Michele in Grecia e volete completare le Vie dell’Angelo, non potete mancare al santuario pugliese!

Buon cammino!

Fonte: http://www.turismovieste.it

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

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