Attualità

Regione Puglia, Lega: sistema sanitario accolga feriti civili provenienti da Gaza e Ucraina

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

BARI – “Promuovere l’attivazione di un protocollo operativo che consenta agli ospedali pugliesi di accogliere feriti civili, in particolare donne e bambini, provenienti dai territori di guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza”, questo in sintesi il contenuto della mozione proposta dal consigliere regionale della Lega Napoleone Cera e sottoscritta dai consiglieri del Gruppo Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Fabio Saverio Romito e Joseph Splendido.

“Con questa iniziativa chiediamo alla Regione Puglia un impegno formale affinché si dia un aiuto concreto alle popolazioni in guerra”, le parole dei consiglieri. Oltre a garantire l’accoglienza ai pazienti che hanno maggiormente bisogno, la mozione prevede l’individuazione di una rete di ospedali regionali, in particolare tra quelli dotati di reparti ad alta specializzazione e con disponibilità logistica, che possano garantire cure adeguate alle vittime, anche in collaborazione con Ong, associazioni umanitarie, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile.

Si dovranno quindi destinare risorse straordinarie (anche tramite fondi europei, FESR o FSC) per sostenere le spese mediche e logistiche derivanti dall’accoglienza dei pazienti, senza incidere negativamente sull’offerta sanitaria rivolta ai cittadini pugliesi. La mozione intende, ove possibile, impegnare il Presidente e la Giunta regionale a prevedere anche programmi di sostegno psicologico e riabilitativo, anche post-dimissione, per garantire un vero percorso di cura e reinserimento alla vita, specie per i minori.

“A nostro avviso, oltre a fornire un aiuto concreto alle popolazioni che soffrono, questa iniziativa sarebbe utile anche al fine di sensibilizzare la cittadinanza pugliese sui valori della pace, dell’accoglienza e della solidarietà internazionale, rafforzando il ruolo della Puglia come regione di dialogo, civiltà e cooperazione”, il commento dei consiglieri. (foto Unicef)

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]