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Puglia, è tempo delle grandi scorpacciate di fioroni

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I fichi sono deliziosi frutti dalle tante proprietà, sono ricchi di vitamina A, vitamina C, Tiamina, Niacina, Riboflavina, proteine, ferro, calcio, potassio e fosforo. Tra le varie tipologie di maturazione si distinguono i fioroni (prodotti dalle gemme dell’anno precedente e che maturano nei mesi di giugno e luglio), i fichi veri e propri (che maturano da agosto a settembre) e i fichi tardivi, che maturano in autunno.

Oggi vogliamo parlarvi dei golosi fioroni, questi grandi e dolci fichi che piacciono tanto ai foggiani e non solo.

Spesso fichi e fioroni (o ‘fichi fioroni’) vengono confusi. Il fiorone è l’infiorescenza (siconio) del Ficus carica L. cultivar “Petrelli” (varietà bifera caprificabile), all’interno del quale sono racchiusi i veri frutti, una sorta di piccoli semini conosciuti col nome di acheni.

Il fiorone è un frutto proveniente dall’area del Medio Oriente molto noto ai popoli dell’antichità e citato anche nel Vecchio Testamento come simbolo di abbondanza.

Ha una caratteristica forma a pera, è contraddistinto da una pezzatura abbastanza grande con buccia abbastanza spessa di un colore che va dal verde brillante al violaceo scuro.

La sua polpa, molto consistente e carnosa, ha un colore variabile rossastro tendente al rosa molto ricca in zuccheri.

La produzione dei fioroni, a differenza dei fichi, inizia già nel periodo autunnale, quando è possibile individuare sulla pianta la presenza di piccole gemme.

In Puglia è molto conosciuto il ‘fiorone di Polignano‘, la cui produzione, come suggerisce il nome, si concentra soprattutto nelle zone costiere che vanno dalla città di  Monopoli a quella di Polignano a Mare, dalla quale questo delizioso frutto prende il suo nome.

La Puglia è ai primi posti nella produzione di fioroni. Un’altra zona in cui è molto diffusa la produzione è nel territorio di Fasano con le vicine frazioni tra cui Torre canne e Savelletri.

In questa zona della Puglia il fiorone viene anche gustato strofinato sul pane caldo o accompagnato da capocollo e mandorle, mentre in provincia di Foggia preferiamo mangiarlo “al naturale” come frutto da gustare a fine pranzo o a merenda.

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