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Puglia, divieto di fumo in spiaggia: è guerra alle sigarette

Stanno facendo molto discutere le ordinanze che vietano il fumo sulle spiagge italiane, l’Italia si è divisa: c’è chi esulta e chi si oppone e rivendica il proprio “diritto” di poter fumare liberamente in spiaggia.

In Italia la lista dei comuni “smoke free” si allunga sempre di più: l’obiettivo è quello di tutelare la salute pubblica contro i rischi del fumo passivo e, soprattutto, quello di difendere l’ambiente dalle migliaia di mozziconi lasciati sulla spiaggia. Le spiagge italiane, negli ultimi anni, sono diventate vere e proprie discariche a cielo aperto.

Le ordinanze di cui stiamo parlando e che sono state adottate da diversi sindaci italiani vietano il fumo di sigaretta fino a 10 metri dalla battigia e il divieto è valido sia negli stabilimenti attrezzati sia nelle spiagge libere. Le sanzioni previste oscillano tra i 25 e i 500 euro.

Per ora in Puglia le località in cui sono state adottate queste ordinanze sono Manduria e Porto Cesareo. “Negli ultimi anni si sono moltiplicate in Italia le ordinanze comunali che vietano il fumo in spiaggia, ma in Puglia non è stato fatto ancora abbastanza per tutelare la salute dei bagnanti dai rischi connessi al fumo e per difendere l’ambiente”, afferma la Codacons che ha aperto una vera e propria battaglia per ottenere il divieto di fumo su tutte le spiagge pugliesi.

I regolamenti e i divieti legati al fumo in spiaggia variano di regione in regione. Per questo motivo il Codacons ha espressamente chiesto al Ministero dell’Ambiente di emanare un provvedimento che sia valido per tutte le spiagge italiane. Una vera e propria guerra alle sigarette in spiaggia.

Redazione

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