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Progetto del ponte pedonale a Foggia: ecco cosa ne pensano gli esperti

Foggia – La scorsa settimana vi avevamo parlato di un progetto molto particolare ed interessante che avrebbe rivoluzionato l’aspetto del centro della città. Stiamo parlando del progetto del ponte pedonale proposto dalla Living Project. Abbiamo voluto ascoltare il parere di due esperti nel settore, il lighting designer Romano Baratta, considerato uno tra i migliori “designer dell’illuminazione” al mondo, e l’ingegnere Maria Francesca Silva, esperta delle smart city responsabile della conversione delle periferie e zone degradate in progetti ad alto contenuto innovativo e sociale.
Il ponte pedonale rientra nel progetto “FoggiaGreenSmart” e punta a portare avanti Foggia in innovazione e design in un’ottica tutta green. Uno degli obiettivi principali è la realizzazione di un ponte gemello semicircolare che unisca la zona pedonale di via Lanza alla villa comunale per darle continuità, slancio e vita.
“Unire la Villa comunale all’area pedonale è un’idea che mi piace molto, perché permette di facilitare la connessione tra due isole pedonali a sé stanti che ad oggi non hanno comunicazione in quanto divise da una piazza prettamente ad uso veicolare – ci dice Romano Baratta -. Con questa idea la Villa ritornerebbe ad essere usata come trent’anni fa ma non solo per uno struscio al suo interno ma per un passeggiare di più ampio respiro: dal centro storico ai prossimi Campi diomedei.
Bisognerà fare attenzione all’aspetto estetico del ponte su Piazza Cavour, in modo da renderlo il meno impattante e ben legato nel contesto liberty. Ma credo che il ponte sia pensato per nascondersi, integrandosi nel verde delle due aree laterali, minimizzando l’impatto visivo. E’ eccezionale l’idea di utilizzare il terrazzo del Pronao: diverrebbe un ottimo belvedere. Un luogo dove non solo vedere la piazza e tutto il paesaggio urbano ma anche un luogo di riflessione e osservazione sulla città stessa: un osservatorio urbano. Poi mi immagino tutto questo percorso pedonale illuminato in modo adeguato, sicuro, suggestivo, dove le persone possano passeggiare e sognare, rilassarsi”.
E aggiunge: “Molti si diranno: “ma siamo a Foggia mica a New York”. Beh, posso dire che se lo si vuole è possibile anche a Foggia. Le cose basta volerle fare perché seppur agli inizi ci saranno dei detrattori, posso assicurarvi che dopo un paio di mesi gli stessi detrattori non potranno più farne a meno. Dalle cose belle, funzionali e ben fatte non si può più farne a meno dopo averle vissute. Un intervento del genere farebbe bene alla città di Foggia, non solo dal punto di vista estetico e funzionale ma di cambio di mentalità: una urbanità migliore permette di cambiare il modo di pensare delle persone. Una urbanità basata sulla bellezza, l’arte e il design rende le persone che le vivono migliori. Si pensa diversamente e in meglio e quando lo si fa, la città migliora tutta. Questa è politica, la vera politica basata sulla polis”.
Anche l’ingegnere Maria Francesca Silva guarda al progetto in modo positivo. “La proposta di un ponte sospeso  con fini ciclopedonali, è senz’altro visionaria e coraggiosa. Il progetto presenta un giusto equilibrio tra design, vivibilità e aspetti ingegneristici, elementi non sempre coniugabili in progetti di così grande respiro – ci dice l’ingegnere -. Per rigenerare le città è necessario incoraggiare cittadini e tecnici a proporre nuove idee, per questo è importante sostenere una cultura che promuova investimenti, concorsi e azioni orientate all’innovazione.
Tutto ciò va a mio avviso sempre confrontato con i progetti e le competenze della pubblica amministrazione che conoscono bene la quotidianità, sono contraria a forme di protesta di fronte a progetti pubblici avviati, mentre insisto molto sul dialogo pubblico attorno alle proposte della pubblica amministrazione e in cui anche liberi cittadini possano far ascoltare pubblicamente le proprie proposte”.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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