Agroalimentare

Premitour, la peranzana al centro della tappa di Torremaggiore

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𝗧𝗢𝗥𝗥𝗘𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥𝗘 – Grande successo del PremiTour a Torremaggiore. L’educational itinerante che promuove la cultura dell’olio EVO in tutte le sue cultivar tipiche DOP del nord della Puglia ha varcato le mura del castello ducale per un interessante confronto sull’importanza della filiera olivicolo olearia “Peranzana”, a poche settimane dall’inizio della nuova campagna produttiva.

Il presidente dell’OP Peranzana, Nazzario D’Errico, ha sottolineato l’importanza di valorizzare il prodotto piuttosto che concentrarsi solo sulla promozione. Nonostante la qualità eccelsa dell’olio di Peranzana, il suo prezzo sul mercato spesso non riflette il suo valore. D’Errico ha ribadito inoltre l’obiettivo di recuperare la cultura agricola di questa cultivar in tutto il territorio dell’Alto Tavoliere, inclusa Torremaggiore.

Ilenia Diana, ideatrice del PremiTour, ha spiegato che l’evento è stato concepito per far conoscere i prodotti agroalimentari pugliesi, concentrandosi in particolare sull’olio EVO e sul vino. L’affluenza a Torremaggiore è stata un chiaro segnale dell’interesse del pubblico per queste eccellenze locali.

La senatrice Gisella Naturale ha invece ribadito il dovere dei politici di valorizzare le eccellenze del territorio. Ha descritto l’olio di Peranzana come un olio di nicchia con superiori qualità organolettiche e chimiche.

𝗟𝗔 𝗣𝗘𝗥𝗔𝗡𝗭𝗔𝗡𝗔. L’Op Peranzana, da tempo impegnata in un programma di valorizzazione e qualificazione dell’oliva a duplice attitudine che, grazie alla richiesta di riconoscimento della Dop “Alta Daunia Peranzana” – ormai al vaglio della Commissione Europea – potrebbe rappresentare per l’intero territorio un volano di crescita socio-economico e legittimare la qualità organolettica e nutrizionale di una cultivar che si pregia di un processo produttivo al naturale (in salamoia) molto apprezzato dai mercati.

Con un consumatore quasi sempre ignaro di quello che acquista, l’origine, la tracciabilità e la genuinità del prodotto rappresentano requisiti sicuri atti a garantire sicurezza alimentare e tutela della sua salute. In un mercato globale in cui le tradizioni e la cultura contadina trovano sempre meno spazio, le produzioni tipiche rivestono un’importante testimonianza del patrimonio culturale e rurale che tanto ha contribuito alla crescita del territorio.

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