Curiosità

Situazione petrolio, cosa sta accadendo sui mercati

Una situazione di emergenza totale, che mai si era registrata in precedenza e che ha scombussolato i mercato di tutto il mondo per qualche giorno. Nelle scorse settimane il prezzo del petrolio aveva registrato il suo minimo standard, figlio diretto della crisi legata al Coronavirus ed al conseguente lock down.

Con tutto il settore dei trasporti fermo per decine di giorni e con i processi di produzione bloccati, la domanda di petrolio era scesa ai minimi storici e con lei anche il valore.

A metà aprile circa era arrivata la doccia gelata: il valore del petrolio era sceso sotto lo zero per paura che la capacità di stoccaggio del greggio potesse esaurirsi.

Oggi la situazione non è più così ed i prezzi del petrolio sono dati in netto rialzo: una contingenza spinta anche dalla decisione dell’Opec, l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio, di protrarre i tagli di 9,7 milioni di barili di petrolio oltre il mese di giugno.

Una intesa sui tagli decisa nella seconda metà di aprile e che è servita per evitare che il paese andasse a gambe all’aria visto che la produzione globale di petrolio era scesa del 30% circa per via della crisi e le quotazioni crollate del 65% nei primi tre mesi del 2020.

La situazione attuale del petrolio

Nelle ultime ore le quotazioni del petrolio sono date in rialzo, seppur lieve, su tutte le principali piazze: una notizia buona per chi investe nel greggio, e sono tanti oggi come oggi coloro i quali fanno trading sul petrolio, ovvero cercano di ottenere profitti sui mercati proprio dai movimenti del prezzo del petrolio.

Operazioni che oggi possono essere condotte anche direttamente da casa, proprio grazie alle possibilità offerte dalle piattaforme di trading online.

Comunque quello che è importante è che la questione delle scorte di petrolio oggi non fa più paura: il rischio che i serbatori possano riempirsi all’eccesso senza avere una adeguata domanda, causando quindi inflazione di petrolio, dovrebbero essere rientrati.

Con la fine del lock down in tanti paesi del mondo i consumi torneranno necessariamente a salire, anche gli spostamenti: quindi la domanda di petrolio dovrebbe tornare a crescere evitando il rischio di crolli del comparto.

Magari con buona pace degli automobilisti, i meno contenti di questa situazione visto che, nelle scorse settimane, avevano avuto l’opportunità di fare benzina a prezzi che, nella storia recente, non erano mai stati così bassi.

Redazione

Foggiareporter.it è il quotidiano online della Provincia di Foggia. Cronaca, eventi, politica e sport dalla Capitanata. Leggi tutti i nostri articoli.
Pulsante per tornare all'inizio