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Pesce scaduto e non tracciato, scattano le sanzioni nel Foggiano: controlli a tappeto in pescherie e ristoranti

Un’intensa e capillare attività di controllo in materia di pesca è stata condotta nei giorni scorsi dagli uomini della Guardia Costiera di tutte le Capitanerie di porto della Puglia, coordinati dal 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, a seguito della quale sono state sequestrate tre tonnellate e mezza di prodotto ittico e comminate sanzioni per un ammontare totale pari a 88.000 euro.

Gli sforzi profusi dal personale della Guardia Costiera si sono concentratioltre che allarepressione di eventuali fenomeni di pesca abusiva e non regolare anche all’attività preventiva con effetti deterrenti finalizzati alla tutela della risorsa ittica a rischio.

La maggior parte delle sanzioni comminate hanno riguardato problemi concernenti alla tracciabilità del prodotto ittico ma non solo. I controlli posti in essere hanno permesso di accertare anche un caso di frode in commercio (pesce “pangasio” venduto come pesce “persico”) e la vendita e somministrazione di prodotti ittici scaduti.

In particolare nel solo Compartimento Marittimo di Manfredonia (da Zapponeta a Marina di Chieuti) sono stati effettuati nel corso dell’operazionecomplessa n°54 controlli e ispezioni presso diversi operatori del settore (ristoranti, pescherie e venditori ambulanti), sono state elevate n°10 sanzioni amministrative pari ad un importo totale di circa 19.000 euro.

Particolare attenzione è stata posta all’utilizzo di attrezzi da pesca non regolari, con il sequestro di ben 34 attrezzi non regolari. Le attività di controllo continuerannoanche nei prossimi giorni, al fine di garantire il rispetto di norme e regolamenti in materia di pesca

Redazione

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