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Peppe Zullo, un 2015 da sogno e un nuovo anno tutto da scrivere

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Quello appena trascorso è stato un anno fantastico, il 2016 sarà pieno di novità importanti a cui stiamo già lavorando”. E’ con queste parole che Peppe Zullo, il cuoco del simple food for intelligent people, saluta i 12 mesi andati in archivio e dà il benvenuto a un futuro già in itinere e tutto da scrivere.

Sono tanti gli “scatti” memorabili del 2015. A marzo scorso, Villa Jamele ha ospitato uno degli eventi più significativi dell’anno. Alcuni dei migliori cuochi d’Italia sono stati chiamati a realizzare i loro piatti utilizzando la pasta Senatore Cappelli prodotta da Daunia&Bio. “E’ stato un appuntamento molto importante”, ha dichiarato Peppe Zullo, “perché ha raccontato una storia vera, fatta di autentiche eccellenze, e ha fatto comprendere come l’unica strada percorribile sia quella della nostra vocazione alla qualità e all’unicità di sapori e prodotti”.
Sempre a marzo scorso, il cuoco-contadino è stato tra i relatori e testimonial dei due giorni di seminario che l’Università e il SIAN dell’Asl Foggia, con il coordinamento di Michele Panunzio, hanno dedicato alla buona alimentazione come fattore di cultura e prevenzione contro il cancro e le malattie degenerative nell’ambito del progetto MedFood Anticancer.

Un appuntamento di grande rilievo scientifico, durante il quale Peppe Zullo è stato chiamato a testimoniare il proprio percorso e la filosofia che lo ha reso celebre nel mondo, quella riassunta in un semplice “dalla terra alla tavola”. Alla platea dell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Foggia, uno degli atenei all’avanguardia in Europa sui temi della ricerca alimentare, il cuoco di Villa Jamele ha spiegato le tappe che lo hanno portato a realizzare nella sua tenuta orsarese il primo ristorante nell’orto d’Italia, una vera e propria scuola della buona alimentazione. Qualche giorno dopo, a Milano, lo chef pugliese ha ricevuto il premio nazionale “Acqua di Chef” 2015 contest per la miglior ricetta dell’anno. Nel capoluogo lombardo, il cuoco-contadino ha presentato, attraverso un video magistralmente realizzato da Wild Rat Film di Niki Dell’anno, la sua parmigiana di borragine. “La mia parmigiana”, ha detto Peppe Zullo illustrando la ricetta, “mette insieme alcuni degli elementi più preziosi della grande cucina pugliese e mediterranea: il nostro olio extravergine, il pomodoro, le proprietà di un’erba spontanea bella e saporita come la borragine e, ancora, la gustosa sapidità naturale del caciocavallo dei Monti Dauni. In un’unica ricetta, sono racchiusi lo straordinario potenziale e la ineguagliabile ricchezza della Puglia”. Nasce dalla stessa filosofia la collaborazione con la Luiss, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, che ha scelto il cuoco orsarese quale testimonial per l’inaugurazione del primo orto universitario-didattico del mondo a Roma e per una serie d’iniziative legate alla promozione della cultura enogastronomica italiana intesa come fattore di conoscenza, sviluppo e benessere condiviso. La coerenza del suo approccio alla cucina e alla riscoperta, in chiave innovativa, degli “alimenti-architrave” della dieta mediterranea, è stata una delle chiavi dello straordinario successo ottenuto da Peppe Zullo all’Expo di Milano dove, per tutto il mese inaugurale dell’Esposizione Universale, il cuoco orsarese ha rappresentato la cucina pugliese gestendo il Ristorante Puglia nel padiglione Eataly.

L’ideatore del “simple food for intelligent people” ha ricevuto il premio Argos Hippium 2015, un prestigioso riconoscimento giunto nel 2015 alla sua ventiduesima edizione con un testimonial d’eccezione, il premio Oscar Luis Bacalov. Per lui non vale il detto “nemo propheta in patria”, poiché a giugno è stato proprio il suo paese natale, Orsara di Puglia, a consegnargli il “Calice d’Oro” in occasione della 28esima Galleria Enogastronomica Orsarese-Festa del Vino. Sempre a giugno, Peppe Zullo è entrato a far parte di Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane presieduta da Ermete Realacci che, dal 2005, promuove un modello di sviluppo orientato alle eccellenze in cui si fondano tradizione e innovazione, sostenibilità ambientale e valorizzazione del capitale umano. Il 4 giugno, il cuoco orsarese è stato protagonista di una puntata speciale di Geo&Geo in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione con collegamenti in diretta con l’Expo. Il 24 giugno, LaEffe, network televisivo del Gruppo Feltrinelli, nell’ambito di una trasmissione dedicata ai migliori cuochi italiani, ha seguito e documentato il lavoro di Peppe Zullo mandando in onda un meraviglioso video. Il ciclo di RED dedicato alle eccellenze della cucina italiana ha raccontato Davide Oldani, Don Pasta, Davide Scabin e Peppe Zullo, definiti come “i fantastici 4” del gusto ‘made in Italy’ nel mondo. A luglio e agosto, inoltre, come nei mesi precedenti, il cuoco di Villa Jamele e Nuova Sala Paradiso è stato più volte ospite degli studi romani della Rai, protagonista di molte puntate di Geo&Geo.

A settembre, la Cantina del Paradiso si è fatta galleria d’arte accogliendo i quadri di Elisa Donetti, con la mostra intitolata “Tra cielo e terra. Frammenti Urbani”. Dai matrimoni all’arte, le location di Nuova Sala Paradiso e di Villa Jamele, grazie alla filosofia del suo grande “cerimoniere”, ospitano eventi e momenti di felicità, dove il sogno ogni volta diventa progetto di vita, passione, amore.

In ottobre, invece, è arrivato il ventesimo Appuntamento con la Daunia, l’evento organizzato da Peppe Zullo per promuovere le migliori espressioni del made in Italy, che nel 2015 è stato dedicato all’ideale percorso di “EXPO A/R”, un viaggio andata e ritorno denso di significati.

Al ventesimo Appuntamento con la Daunia hanno partecipato giornalisti, intellettuali, artisti, donne e uomini d’arte e di passione da tutta Italia, perfino dalla Corea. “Sono venuti non per celebrare il cambiamento avvenuto in questi ultimi 20 anni”, ha dichiarato Peppe Zullo, “ma per comprendere in che modo dargli più slancio, per condividere idee e progetti che continuino a coltivare il futuro, oggi”. Coltivarlo davvero, a partire da luoghi semplici e straordinari come l’orto di Villa Jamele, la Cantina del Paradiso, posti che hanno saputo diventare “centro” quando erano “periferia”. Un concetto, quest’ultimo, espresso anche dalla coreana Gina Park, chef-giornalista-scrittice, donna ‘dal multiforme ingegno’, che è venuta a Orsara per andare a vedere dove è iniziato il progetto di Peppe Zullo, il cuoco-contadino che ha conosciuto all’Expo di Milano. Proprio nel capoluogo lombardo, durante l’Esposizione Universale, Gina Park e il cuoco pugliese sono stati i protagonisti di un seguitissimo cooking show col filo conduttore della cima di rapa.

Nel 2015, il network televisivo più seguito del Giappone ha dedicato gran parte del proprio documentario sul pomodoro proprio al cuoco e all’orto di Villa Jamele.

Il resto è storia dei giorni nostri, con tante iniziative che hanno caratterizzato un dicembre da incorniciare, fatto di collaborazioni importanti, di un filo-rosso che lega il cuoco orsarese a innovazioni ed eccellenze emergenti come il progetto di VaZapp. Il 19 dicembre, a Villa Jamele, è andato in scena un matrimonio “100% vegetariano”. “Io amo pronunciare una frase in cui credo molto”, ha spiegato Zullo, “che è questa: The future in the nature. Ecco, la natura ci offre cose meravigliose, anche per chi fa una scelta vegetariana, ma non solo”.

A Natale lo chef pugliese ha avuto un ottimo riscontro per i suoi menù “made in Capitanata”. Prima della fine dell’anno, il cuoco pugliese ha dato alle stampe il suo nuovo calendario: 12 mesi che si sposano con la felicità, i matrimoni celebrati nelle strutture di Orsara, gli eventi ospitati nelle diverse location, la gioia della condivisione. A Capodanno, assieme a oltre 300 persone, Peppe Zullo ha brindato a un 2016 che ha già cominciato a regalare interessanti novità, come il nuovo sito internet www.nuovasalaparadiso.it che mette insieme 30 anni di storia e un futuro già ricco di progetti e sogni da realizzare e condividere.

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