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Pantheon del Gargano, il pescatore Peppino diventa un dio del mare nel murales di Alessandro Tricarico

Sulla riva del meraviglioso lago di Varano, l’artista Alessandro Tricarico ha realizzato un’opera che esalta la bellezza e l’autenticità di questa terra selvaggia e spettacolare che è il Gargano.

Inaugurata nel giorno del solstizio d’estate, l’ultima originale creazione di Alessandro Tricarico, alta ben 7 metri e larga 6 che ha preso forma sulla parete di un rudere abbandonato a ridosso del lago garganico, ha da subito incuriosito e conquistato tutti.

“Il Pantheon del Gargano ha riscosso molto più successo di quanto potevo immaginare, a dimostrazione che di bellezza non si è mai sazi. Io sono solo il nome che compare, ma il lavoro reale è svolto da un team con cui lavoro da oltre un anno”, ha precisato Alessandro ringraziando sui social chi ha contribuito a realizzare la sensazionale opera sul Gargano.

Alessandro è un fotografo, un artista, un narratore di storie che meritano di essere conosciute. Alcuni mesi, nel cuore del quartiere Ferrovia di Foggia, aveva raccontato con un grande e toccante murales la storia del clochard Antonio, uno dei tanti volti di quel sofferto mondo degli invisibili che abita la nostra città.

L’artista originario di San Marco in Lamis è sempre pronto a raccontare i volti e le storie della Capitanata, terra difficile ma ricca di tesori umani, artistici e culturali che meritano di essere scoperti.

Quello realizzato sulla riva del lago di Varano pochi giorni fa è un sentito omaggio al Gargano. Ma attenzione, non un semplice omaggio alle sue spiagge e ai suoi luoghi turistici. Alessandro ha voluto fare molto di più.

In questa opera, infatti, si colgono l’essenza di questa terra, le sue tradizioni, le sue mani sapienti e rigate dal tempo, i suoi volti intrisi di storie ed esperienza, la sua autenticità così selvaggia che ogni volta ci trascina in una dimensione fuori dal tempo.

“Questo è il primo di una serie di templi dedicati a divinità nostrane, semidei con pregi e difetti umani ma ammantati da un’aura di misticismo. I luoghi scelti sono fuori dalle rotte turistiche, posti bellissimi che purtroppo sono poco conosciuti ai più”, spiega Alessandro.

E precisa: “Tutti situati sul Gargano, promontorio sacro di natura e terra di miti e leggende. Tutto è nato un paio di mesi fa, da qualche parte ho letto la frase “tornare a mettere l’essere umano al centro”.

Questo è tutto quello che ho da dire a riguardo: torniamo a mettere al centro l’essere umano. Lui è Peppino, Dio della spuma di mare, delle stelle e protettore delle murene. Dio notturno, capace di grande misericordia e temibile vendetta.

Dotato di forza sovrumana, con una carezza può spazzare via le nuvole e causare maremoti. Quando sorride, invece, le cicale si zittiscono negli uliveti”.

Ammirare questo capolavoro di street art è come entrate in punta di piedi in una toccante poesia al profumo di salsedine, dove ogni verso è carico di emozioni e regala sensazioni difficili da comunicare con le parole.

Nel volto del pescatore Peppino si leggono gli anni trascorsi in mare, la sua devozione alla pesca, la sua passione, la sua pazienza, la sua esperienza e i suoi tanti sacrifici al suono delle onde che si infrangono sugli scogli.

Nel suo volto incorniciato da una lunga e folta barba bianca è possibile scorgere il colore del nostro mare cristallino, le tante leggende sulle sirene, i panorami mozzafiato che ci regala il Gargano e quel bagaglio di tradizioni che dovremmo custodire gelosamente e che grazie ad Alessandro sono diventano ora vere e proprie opere d’arte.

La nostra curiosità è davvero tanta e non vediamo l’ora di scoprire la prossima opera di Alessandro. In attesa del prossimo murales, ecco il luogo in cui poter ammirare quella sul pescatore Peppino, la prima di una lunga serie: https://goo.gl/maps/XLYHrKTqqMr5zmk36

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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