Attualità

Undici anni dalla scomparsa di Donato Michele Fragassi, l’orsarese al servizio dei lavoratori

Orsara di Puglia – Oggi, 27 febbraio, si ricorda un grande uomo, Donato Michele Fragassi.

L’orsarese è scomparso il 27 febbraio 2009, è stato dirigente politico e sindacale di primissimo piano dal secondo dopoguerra e per circa mezzo secolo. Persona schiva e riservata, lontana dalla figura del capopopolo che ha caratterizzato la storia politica e sindacale della sinistra del Mezzogiorno, ha lavorato sempre lontano dalle luci dei riflettori, ma con grande senso di attaccamento alla Cgil e con grande concretezza in favore dei lavoratori.

Con il suo lavoro, la sua tenacia, la sua ispirazione unitaria, il suo collegamento costante con i bisogni dei lavoratori e dei cittadini, ha contribuito a quel processo di emancipazione
e di conquista di fondamentali diritti di cittadinanza, dando sempre esempio di disinteresse e di umiltà.

Nato a Orsara il 19 marzo 1927, sin da ragazzo si è impegnato nelle lotte politiche e sindacali per la ricostruzione democratica, economica e morale dell’Italia. Nel 1949 diventa segretario della Camera del Lavoro di Orsara, per poi passare nel 1953 alla Cgil provinciale, di cui diventa segretario nel 1970.

Nel 1979 viene candidato ed eletto al Senato della Repubblica nel collegio di Foggia, nelle liste del Pci, rimanendo in carica fino allo scioglimento anticipato della legislatura che avviene nel 1983.

Nel 1985 viene prima eletto consigliere comunale di Orsara e poi consigliere della Comunità montana del Subappennino meridionale, continuando il suo impegno politico nel Partito comunista italiano, sia con la direzione del Comitato di zona del Subappennino sia con incarichi provinciali.

“Donato Michele Fragassi è stata una figura importante per Orsara di Puglia e per tutta la provincia di Foggia”, ricordava il sindaco di Orsara Tommaso Lecce l’anno scorso in occasione del decimo anniversario dalla scomparsa di Fragrassi.

E aveva aggiunto: “Il suo esempio è di grande attualità, poiché portatore di una direzione unitaria, concreta e allo stesso tempo orientata al futuro dell’impegno in favore degli ultimi, per il riscatto non solo delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche delle loro famiglie, dei loro figli che finalmente potevano aspirare a migliorare la propria condizione e ad affermare i propri diritti”.

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