Le Guide di Foggia Reporter: Orsara di Puglia
Orsara di Puglia – È il paese di San Michele, ma è sui Monti Dauni. Il luminoso borgo spagnolo che accoglie tutti con le bontà della tradizione contadina.
Adagiato tra i fitti boschi in un angolo delle dolci colline appenniniche ai piedi del Monte San Marco e Monte Maggiore, Orsara di Puglia un tempo fu una “orsara” ovvero habitat naturale per gli orsi.
Il suo affaccio posto lungo il crinale del colle permette di scorgere il Torrente Sannoro ed immaginare lo scenario bellico della Seconda Guerra Punica che vide proprio qui il Castrum Ursariae stanziato attraverso la vicina Via Traiana per lo scontro tra Annibale e Quinto Fabio Massimo.
Osservata dalla piana del Tavoliere, Orsara di Puglia appare come un presepe: mille luci radenti su stretti vicoli irregolari in pietra di fiume. Nel Tardo Medioevo i Cavalieri di Calatrava e i monaci basiliani si stanziarono nell’ancestrale borgo daunio, diffondendovi il culto dell’Arcangelo Michele, oggi testimoniato dalla lapide ubicata all’interno della Grotta del Santo. Proprio qui, una piccola corte con piazzetta antistante domina con un impianto urbanistico medievale che ha un nonché di “barrio alto”, mura abitative turrite, tipiche dell’architettura spagnola.
Fra gli interventi architettonici del 1500, infatti, si annovera la fontana monumentale dei Guevara, una delle prime famiglie feudatarie che fino al XVIII secolo gestì l’intero complesso abbaziale di San Michele, oltre che buona parte degli appezzamenti terreni dell’area circostante ad Orsara di Puglia.
Con un territorio così, l’agricoltura non può che farne da padrona e rendere Orsara di Puglia nota soprattutto per i piatti della tradizione, si famosi per Peppe Zullo, re della cucina genuina, ma semplice soprattutto per le materie prime. La cucina locale è di qualità: rosa canina, cardi, finocchietti, zucca, ortiche, asparagi e prugnolo trasformano un piatto semplice in una prelibatezza gourmet.
Se si andasse in casa di ciascun Orsarese, si mangerebbe come al ristorante. Ed è ciò che accade ogni anno ai fucoste e cocce priatorje, la Festa di Ognissanti, uno dei riti che ormai tutti conoscono. Per l’occasione, i cittadini aprono le porte della propria casa ai turisti in esplorazione tra il profumo invitante del pancotto, braci, vino locale e il dolcissimo grano cotto.
La cultura di Orsara di Puglia è ermetica, è degna di essere scoperta. Qui ciò che appare profano, in realtà è intriso di sacralità e credo religioso. Ad Orsara di Puglia arcaicità ed innovazione sono il connubio vincente per l’affermazione della propria identità. Un paese in cui le radici sono la forza per la crescita nel futuro.
Fonte: Malatacca, R., “Di luce e d’ombra. L’antico rito di Halloween ad Orsara di Puglia”, Tau, 2016.
Maulucci Vivolo, F.P., “Orsara di Puglia: scavi archeologici Abbazia dell’Angelo”, Bastogi, 2006.