Ambiente

Orsara, chiuso il progetto dedicato alla cultura delle produzioni sostenibili di alta qualità

ORSARA DI PUGLIA – Con una manifestazione di grande successo, ieri, presso la Sala Ricevimenti di Villa Jamele, ad Orsara di Puglia, è stato celebrato uno dei momenti più importanti del progetto “Biocooperazione della Daunia”, ideato e messo in atto dalla cooperativa “Daunia&Bio” e finanziato dalla Regione Puglia, per promuovere la centralità e il valore della cooperazione di filiera, attraverso eventi che hanno come protagonisti i prodotti agricoli dei partner e le loro peculiarità.

Nella tenuta di nella tenuta di Piano Paradiso, di proprietà di Peppe Zullo, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento, si è svolto il seminario intitolato “Cultura delle produzioni sostenibili di alta qualità”. Il titolo “giocava” con la parola Cultura per indicare che nelle tecniche e nelle strategie relative alle cOlture, bisogna introdurre l’alta formazione per creare una mentalità nuova negli operatori del settore, educata all’utilità, alla salute, alla sostenibilità e, perché no, anche al gusto, dei prodotti della terra, rigorosamente “bio”, e delle loro trasformazioni gastronomiche.

L’appuntamento orsarese è giunto a coronamento di una serie di iniziative, sempre curate da “Daunia&Bio” nell’ambito del progetto, che hanno coinvolto le scuole a indirizzo alberghiero, della ristorazione e agrario oltre che le imprese agricole a vocazione biologica che fanno parte della cooperativa.

Al seminario hanno preso parte gli studenti di cinque Istituti di Istruzione Superiore della provincia di Foggia: l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Ipeoa) “Enrico Mattei” di Vieste, l’Istituto Professionale Alberghiero “Michele Lecce” di San Giovanni Rotondo, l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (Ipssar) “Bonghi di Lucera”, l’Ipeoa “Luigi Einaudi” di Foggia e l’Ipeoa “Giuseppe Pavoncelli” di Cerignola.

Ad introdurre l’appuntamento, moderato dal giornalista Loris Castriota Skanderbegh, il Presidente di “Daunia&Bio” Stefano Pirro, che ha raccontato la genesi di questa Organizzazione di Produttori Agricoli, operanti nel territorio di Foggia e specializzati nella coltivazione con i metodi dell’Agricoltura Biologica. È composta da una 70ina di soci, anche molto importanti e conosciuti nel settore, ed è nata nel 2011 con la missione di aggregare le produzioni di cereali biologici, e specialmente del grano duro, e garantire al consumatore l’origine, la sicurezza alimentare, la qualità delle colture, valorizzando le tipicità dell’area, e favorendo così lo sviluppo economico e sociale della Daunia. Per la cooperativa, i prodotti da agricoltura biologica sono da considerarsi tipici per eccellenza, in quanto solo il rispetto della natura e dell’ambiente di riferimento permettono di conservare pienamente la cultura e le tradizioni locali. Il dott. Pirro ha ricordato che, per migliorare la cooperazione tra i produttori e accrescere la visibilità dei loro prodotti, sarà allestito un punto vendita comune in Viale Fortore, a Foggia, nel quale sarà possibile acquistare prodotti agricoli freschi e trasformati delle aziende partner. Sarà questo evento, assieme ad alcune iniziative di marketing ad esso legati, che rappresenteranno la chiusura del progetto “Biocooperazione della Daunia”,

Uno speciale calore ha trasmesso ai tanti partecipanti il padrone di casa, Peppe Zullo, una “star” riconosciuta e affermata della ristorazione di qualità basata sui sapori tradizionali garantiti dai prodotti tipici locali rigorosamente selezionati in base alla loro stagionalità. La sua cucina è profondamente legata alla tipicità locale, ai frutti naturali e selvatici che trasmettono l’identità del territorio e dei suoi prodotti autentici e sani, come le abitudini di vita preservate nel dinamico mondo contadino. La fase finale dell’evento a Villa Jamele è stata dedicata ad un “cooking show”, nel quale lo chef Peppe Zullo, coadiuvato dai docenti e da alcuni studenti degli Istituti invitati, ha realizzato piatti tradizionali gustosissimi con i prodotti tipici e “bio” del territorio, rigorosamente legati alla stagione autunnale, forniti dalle aziende impegnate nel progetto di Biocooperazione a dimostrazione della varietà di impieghi e dell’eccellenza delle ricette che la gastronomia di Capitanata può offrire.