Agricoltura

Olivicoltura, il patto etico fra produttori e trasformatori

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Un Patto Etico-Sociale per l’olivicoltura italiana e di tutta la Puglia che mette insieme, e fa remare tutti nella stessa direzione a sostegno della filiera olivicolo-olearia, produttori, frantoiani, trasformatori e industriali. Un patto per la trasparenza nei confronti dei consumatori, con azioni sinergiche che educhino al consumo consapevole. É questa l’iniziativa sostenuta e lanciata, anche attraverso un comunicato stampa congiunto, da: CIA Agricoltori Italiani di Puglia, Italia Olivicola, AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), AFP (Associazione dei Frantoiani di Puglia), Consorzio Oliveti d’Italia, FOI (Filiera Olivicolo Olearia Italiana), FIOQ (Frantoiani Italiani Olio di Qualità), UNAPOL (Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli), ASSITOL (Associazione Italiana dell’Industria Olearia).

Associazioni e organizzazioni firmatarie del patto fanno leva su “un gioco di squadra, per respingere ogni tentativo di speculazione di ribasso sul prezzo di mercato, difendendo l’eccellente produzione pugliese che, in questa campagna, per qualità e quantità, di fatto rappresenta quasi la totalità dell’intera produzione italiana”.

Infatti, la disponibilità di prodotto italiano, in questa campagna, è quasi tutta concentrata in Puglia (2/3 delle 241.000 tonnellate di produzione attesa nell’intero territorio nazionale). “Insieme”, si legge nel comunicato congiunto, “vogliamo lavorare sinergicamente per valorizzare l’olio extravergine. Una sinergia che ha come obiettivo prioritario un giusto ed equo riconoscimento, anche in termini di prezzo, del lavoro di migliaia di produttori olivicoli, di frantoiani, di trasformatori e industriali, che per troppo tempo sono stati tenuti in sacco da speculazioni e operazioni di cartello. La campagna 2023/2024 rappresenta una annata di svolta, e non può ammettere errori per l’olio di qualità italiano e soprattutto per le politiche pubbliche di promozione del settore, che devono essere coerenti e trasparenti, con il Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare che deve svolgere un ruolo di tutela e valorizzazione, favorendo il giusto valore aggiunto all’intera filiera olivicola-olearia e riposizionando l’olivicoltura italiana a primati mondiali”.

EVO MADE IN ITALY. “Occorre dunque resistere a difesa della produzione olivicola italiana. In questa campagna, i produttori olivicoli con le proprie declinazioni di rappresentanza, i frantoiani, i trasformatori e gli industriali scelgono di stare insieme, sottoscrivendo un patto etico-sociale per la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva e chiedendo al Governo la giusta attenzione. Serve bloccare la deriva delle vendite promozionali al ribasso, caratterizzate in molti casi da olio di dubbia provenienza messo sugli scaffali come olio extravergine di oliva. Ora è necessario cogliere questa opportunità irripetibile, in favore di una produzione italiana unica per qualità e quantità, valorizzando l’olio extravergine con una grande campagna di promozione, anche attraverso il Ministero della Salute, che faccia conoscere, in un patto di trasparente alleanza strategica con i consumatori, i benefici delle proprietà nutraceutiche e della qualità dell’olio extravergine italiano. Un olio extravergine italiano che deve essere considerato come un investimento salutare spalmato nell’arco di un intero anno. Noi ci siamo: produttori, frantoiani, trasformatori e industriali, strategicamente uniti in un Patto Etico-Sociale e di trasparenza nei confronti dei consumatori finali, a cui chiediamo un Patto di Lealtà e Trasparenza al Consumo, per sostenere l’intera Filiera Olivicolo-Olearia.

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