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L’orgoglio del Made in Capitanata nel convegno “MovimentiAmo la salute & AlimentiAmo il benessere”

“L’agricoltura, la medicina e le scienze alimentari devono camminare alla stessa velocità, perché dipendono da un principio cardine, quello del benessere sociale. Ecco perché, da un anno a questa parte, la Confederazione Italiana Agricoltori sostiene un progetto di ricerca sulla nutrigenomica, per capire come le diverse tipologie di olio incidono sui nostri geni, quindi sul Dna di ciascuno di noi”. È il direttore della Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Foggia, Danilo Lolatte, a parlare nel capoluogo dauno del progetto recentemente presentato a Roma, in una giornata dedicata al ricordo di Franco Catapano, dirigente tarantino prematuramente scomparso, che aveva promosso e sostenuto la ricerca. “Come Confederazione Italiana Agricoltori, oltre al presupposto della tutela sindacale degli agricoltori, dobbiamo assumerci la responsabilità morale della tutela della salute del consumatore finale. Se è soddisfatto il consumatore, allora abbiamo lavorato bene”.

Il direttore della CIA parla dell’importanza di un’alimentazione corretta collegata a un’agricoltura sana, intervenendo al convegno “MovimentiAmo la salute & AlimentiAmo il benessere”, organizzato dal Centro Regionale Libertas Puglia nella Sala rosa del Palazzetto dell’Arte, sabato scorso, alla vigilia del 7° Trofeo Nazionale Corri a Natale. “Da diverso tempo abbiamo avviato una campagna per la tutela dei prodotti Made in Capitanata. Di solito si parla di Made in Italy, ma abbiamo cercato di sviluppare un maggiore radicamento dell’orgoglio della nostra agricoltura. La catena si completa attraverso un ritorno alla cultura della corretta alimentazione – ha continuato Danilo Lolatte -. Oggi ciascuno di noi è preso dalla frenesia dei ritmi di vita e lavorativi e, nella stragrande maggioranza dei casi, questo accade per lo più tra i giovani, ci si ferma a un fast food o a un take away. Bisogna tornare alle sane abitudini, a una corretta alimentazione e migliorare la qualità della nostra vita. Per fare questo, bisogna avviare dei progetti dal basso, con il coinvolgimento degli agricoltori, a partire dalle scuole”. Il direttore della Confederazione Italiana Agricoltori è stato il primo a relazionare dopo il saluto del presidente regionale Libertas, Giuseppe Guerrieri. L’incontro, moderato da Marco Mascaro e Angela Sacco, ha analizzato in maniera multidisciplinare il rapporto tra benessere, sport, alimentazione e salute con la partecipazione di esperti. La CIA di Foggia ha già garantito la propria adesione alle iniziative conseguenti al convegno.

“Oggi si parla tanto di filiera corta, il cosiddetto prodotto a chilometro zero – ha proseguito il dirigente della Confederazione Italiana Agricoltori – Da questo punto di vista mi permetto di fare una battuta, non vuole essere una critica: oggi il chilometro zero lo troviamo ad ogni angolo di strada. Anche se da tempo la città vive di un mercato a chilometro zero su via Luigi Pinto che purtroppo, come tutte le belle iniziative, finiscono per essere saccheggiate, perché situazioni incidentali come un incendio mettono a dura prova la volontà di fare qualcosa di positivo per la nostra città. Noi siamo favorevoli a un chilometro zero, ma controllato: un euro speso di più è un elemento di redditività per quell’agricoltore che ad oggi, vedendosi tagliata la sussidiarietà, è costretto a sopportare dei costi per una corretta produzione agricola. La cultura di una sana alimentazione non può prescindere dalla tutela della legalità. Per ridurre il costo del chilometro zero – ha concluso Danilo Lolatte – servono progetti collegati all’agroindustria: oggi in Capitanata dobbiamo imparare a essere coltivatori dei processi di trasformazione del prodotto”.

Redazione

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