Lavoro

Morti sul lavoro, Cera: inaccettabile che la Puglia sia tra le regioni con numeri più alti

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BARI – Nei primi quattro mesi del 2025, in Puglia, si sono contati 7.415 infortuni sul lavoro, di cui 6.287 sul posto di lavoro e 1.128 in itinere. Un’incidenza superiore alla media nazionale.

“Non solo, la nostra regione si conferma tra le più pericolose d’Italia, con ben 18 morti in pochi mesi. Una strage silenziosa quella certificata, duole dirlo, per l’ennesima volta dall’Inail i cui dati evidenziano che poco o nulla è stato fatto in termini di sicurezza sul lavoro, prevenzione e controlli. Di fronte ad una emergenza che spezza vite, che dilania famiglie cosa fa la politica regionale? Si gira dall’altra parte e si limita a promesse vuote che cadono nel vuoto”, le parole del consigliere regionale Napoleone Cera.

“Giova ricordare che la vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è esercitata soprattutto dalle Asl competenti per territorio tramite gli uffici dello Spesal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), ovvero ramificazioni del Servizio sanitario regionale, che dovrebbe essere il primo baluardo di tutela e prevenzione. Se da un lato occorre punire severamente quei datori di lavoro che non mettono in campo tutte le necessarie misure per proteggere i lavoratori, dobbiamo dall’altro evidenziare che forse siamo in presenza di un sistema incapace di intervenire prima che le tragedie si consumino. La prevenzione, che dovrebbe essere la nostra arma più potente, viene ignorata, mentre le aziende continuano a mettere il profitto davanti alla sicurezza dei lavoratori”, ha concluso il consigliere Cera.

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