Cronaca

Morti sospette in hospice Torremaggiore: impossibile stabilire quantità di medicinale

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Ci sono importanti novità intorno alle morti sospette di anziani nell’Hospice di Torremaggiore. Nell’aprile scorso la procura di Foggia ha aperto una inchiesta su 16 morti sospette avvenute tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio 2023 nell’Hospice di Torremaggiore, una struttura che prende in carico malati terminali. Secondo la tesi dell’accusa i degenti, sarebbero morti dopo la somministrazione di un farmaco a base di Midazolam, una sostanza utilizzata per ridurre l’ansia e indurre sonnolenza, sedare o anestetizzare che, se assunta in dosi massicce, può portare alla morte.

Per far luce sui sospetti la Procura dispose la riesumazione dei sedici cadaveri su cui procedere con gli esami tecnici. L’ipotesi investigativa era il reato di omicidio volontario a carico di un infermiere 55enne, dipendente della struttura, destinatario di un avviso di garanzia Al termine delle autopsie il caso non si è chiarito. In tre casi i medici non hanno trovato nessuna sostanza, in altri dodici hanno, invece, ammesso la difficoltà nell’identificare con precisione le quantità di Midazolam e Promazina. In un sedicesimo caso non è stato possibile effettuare alcun controllo in quanto l’anziano fu cremato.

Ora si attendono, consultata la perizia medico-tossicologica, le valutazioni della Procura che dovrà decidere se prorogare le indagini con integrazioni, archiviare il caso o procedere con un rinvio a giudizio dell’infermiere. 

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