Politica

Mainiero scioglie gli indugi e si candida a sindaco

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Era solo questione di tempo. Il suo impegno, le sue iniziative pubbliche, i suoi interventi sui social erano diretti senza ombra di dubbio in una unica direzione: la candidatura a Sindaco. E dopo quattro anni Giuseppe Mainiero annuncia la sua seconda candidatura a sindaco di Foggia. Lo fa senza aspettare le decisioni del M5S, a cui l’ex FdI si è molto avvicinato negli ultimi tempi, fino a votare per i grillini all eultime politiche. Ieri pomeriggio – in una domenica di inizio estate – ha preso carta e penna ed ha scritto una lunga lettera in cui annuncia quella che – a tutti gli effetti – è una autocandidatura. Dal punto di vista della chiarezza Mainiero ha fatto bene a manifestare le sue intenzioni. Il suo nome è sul tavolo, il suo gradimento in città è forte, e saranno i partiti tradizionali – a cominciare dai 45stelle – a prendere una decisione. Di certo il suo nome è stato fatto durante la riunione informale del centrosinistra di un paio di giorni fa. L’altra cosa certa è che i partiti e gli elettori di centrosinistra deovranno metabolizzare e digerire  l’eventuale sostegno ad candidato sindaco che per cultura e storia personale è un uomo di destra, e non è dispsoto a rinnegare storia e idee.

“Il tempo delle attese è finito. Il tempo dei tatticismi è terminato. Lo chiede una città che ha l’urgenza di rialzarsi. Lo chiede una comunità che è stata calpestata, umiliata e mortificata. – così inizia la lettera di Mainiero –  Ora è il momento di dimostrare coerenza, di far seguire i fatti alle parole, di dare alla città un segnale di serietà. È per questo che ritengo doveroso ufficializzare la mia candidatura a Sindaco di Foggia, continuando sulla strada già tracciata e spiegando alla città ciò che intendiamo costruire, le opacità che vogliamo combattere, le incrostazioni che è fondamentale rimuovere per far rinascere Foggia dopo decenni di buio».

«Sono consapevole del fatto che una forza politica importante come il Movimento Cinque Stelle abbia la necessità di compiere i doverosi passaggi interni prima di esprimersi ufficialmente – spiega Giuseppe Mainiero –. Ho grandissimo rispetto per questo aspetto e spero che al termine della riflessione in atto il Movimento saprà coerentemente proseguire nel progetto al quale abbiamo positivamente lavorato insieme. Le elezioni comunali, tuttavia, si terranno verosimilmente tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Una scadenza da cui ci separa la stagione estiva – aggiunge il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” –. Mesi caldissimi che per ovvie ragioni rallenteranno l’attività politica ed elettorale. È quindi il momento di partire, perché i Foggiani attendono proposte e non sono interessati ai “tavoli“ di una partitocrazia logora, ormai con pochissimo credito agli occhi della città».

Il Comitato Civico “Resto a Foggia”, da questo punto di vista, considera cruciale rafforzare l’ascolto dei bisogni e delle necessità dei cittadini, ricostruendo un dialogo decisivo per un’azione amministrativa realmente capace di produrre risultati.

«È fondamentale dimostrare che il cambiamento che abbiamo raccontato e continuiamo a raccontare ogni giorno esiste – evidenzia Giuseppe Mainiero –. E che questo cambiamento, vero e non di facciata, è in grado di portare Foggia lontano da chi l’ha affossata, costruendo un futuro migliore, distinto e distante dalla cattiva politica e da quegli interessi più o meno opachi che da sempre ruotano attorno a Palazzo di Città».

L’obiettivo è presentare ai Foggiani una proposta amministrativa aperta, pulita, libera e non riconducibile, né direttamente né indirettamente, ad alcun “interesse“ collegato a quelle personalità che da venticinque anni sono state e continuano ad essere percepite come il “governo occulto” del Comune, in grado di condizionare dall’esterno a proprio vantaggio scelte e decisioni amministrative.

L’annuncio della candidatura di Giuseppe Mainiero a Sindaco di Foggia, dunque, costituisce l’inizio di una campagna elettorale che dovrà riavvicinare i cittadini alla buona politica e alle istituzioni, ritrovando l’orgoglio e il coraggio di restituire a Foggia sviluppo e legalità.

«Il nostro compito è quello di infondere fiducia nei confronti dell’onestà, della competenza e della serietà – afferma Giuseppe Mainiero –. Valorizzando l’impegno che ho personalmente messo in campo in questi anni, cominciato con la mia opposizione intransigente al governo Landella, quando ero sostanzialmente l’unico a denunciare dentro Palazzo di Città le vergogne e le prepotenze, la sciatteria amministrativa e le illegalità. Mentre gli altri voltavano la testa facendo finta di non sapere o di non vedere, standosene zitti e buoni per non disturbare il potere o, peggio, per ottenere qualche incarico».

«Questa candidatura non è un atto di presunzione, di vanità personale o una “fuga in avanti”. Al contrario, è la consapevolezza di quanto i cittadini attendano proposte e risposte. E rappresenta, di conseguenza, la volontà di non tirarci indietro di fronte al bivio in cui si trova Foggia – puntualizza il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” –. Cambiare concretamente o continuare lentamente a sprofondare, magari con i soliti noti mimetizzati dietro volti falsamente “nuovi”».

«È importante tenerlo bene a mente – rimarca Giuseppe Mainiero – perché il tentativo di raggiro che si sta cercando di preparare nei confronti dei Foggiani è questo: fingere che tutto sia cambiato, lasciando in realtà ogni cosa esattamente come prima. Una vera e propria truffa, in termini politici e amministrativi».

Accanto al Comitato Civico “Resto a Foggia” sono già schierati tantissimi cittadini e moltissime associazioni, con cui si è sviluppato un intenso confronto su come affrontare le difficoltà che soffocano Foggia e su come mettere in campo soluzioni efficaci.

«Ora è il momento di promuovere una partecipazione ampia, offrendo ai cittadini idee, intelligenze, sensibilità, competenze, rigore morale, incorruttibilità – argomenta Giuseppe Mainiero –. Adesso è il momento di offrire ai Foggiani, che devono tornare a credere nella politica e nelle istituzioni senza rifugiarsi in quel “non voto” che favorisce soltanto il consenso “sporco”, “comprato” ed “organizzato”, una classe dirigente con le mani pulite, capace, non compromessa e credibile, che ha come unica priorità le necessità del popolo ed è impermeabile alle sirene dei “salotti” e dei poteri economici e alle pressioni di mafia e criminalità».

«Ora è il momento di costruire un’altra Foggia – conclude il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” –. Con la forza di difenderla e il coraggio di cambiarla. Insieme».

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