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Mafia foggiana, estorsioni e rapine: 29 le persone a processo

Mafia foggiana: saranno tutti processati i 29 presunti componenti di un clan mafioso foggiano accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni e rapine aggravate, detenzione illegale di armi e tentato omicidio.

La Direzione distrettuale antimafia di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 29 persone, 26 delle quali hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato.

Gli imputati coinvolti nel processo rispondono di estorsione con l’aggravante mafiosa. Si tratta di uomini appartenenti a pericolosi clan mafiosi che, per anni, hanno tenuto sotto scacco la citta di Foggia e la sua provincia.

Un duro colpo alla mafia, fenomeno radicato in Capitanata che fa dell’estorsione e dei ricatti i suoi strumenti più importanti.

Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha fissato per il 12 dicembre l’inizio del processo con rito abbreviato per 25 di loro, che sarà celebrato nella sede di via Dioguardi. Tra gli imputati ci sono i capi clan Rocco Moretti, Vito Bruno Lanza e Roberto Sinesi. Altri quattro imputati sono stati rinviati a giudizio. Il processo inizierà il 7 novembre dinanzi al Tribunale di Foggia.

Nell’udienza preliminare si sono costituiti parte civile il Comune di Foggia, la Fondazione Antiracket Puglia e la Regione Puglia, con il presidente Michele Emiliano che ieri ha partecipato all’udienza nell’aula bunker di Bitonto.

Tra il 2015 e il 2018 il clan avrebbe imposto il pizzo a decine di commercianti e imprenditori della provincia di Foggia, arrivando a chiedere fino a 200 mila euro.

Fonte: Ansa

Redazione

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