Attualità

Le origini dell’Esercito in un libro del colonello Vincenzo Legrottaglie

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Un importante lavoro editoriale dello Stato Maggiore dell’Esercito è stato realizzato grazie al contributo appassionato del Colonnello (aus.) Vincenzo Legrottaglie, già addetto stampa per la Forza Armata, in Puglia e all’estero, nell’ambito di alcune missioni internazionali (Albania, Kosovo e Iraq). L’elegante volume, impreziosito da antiche illustrazioni a colori, contiene la raccolta degli atti del convegno dal titolo “Le Origini dell’Esercito”, tenutosi a Roma il 28 febbraio 2022.

L’incontro è stato caratterizzato dalla presenza di docenti provenienti dalle Università di Torino, della Valle d’Aosta e del “Sacro Cuore” di Milano, e dai contributi di qualificati storici militari. I relatori hanno sviluppato argomenti di storia moderna, contemporanea, militare e di storia del diritto, senza tralasciare l’uniformologia. Il volume si inserisce degnamente nella più ampia e specializzata produzione editoriale, realizzata dall’Ufficio Storico e iniziata nel lontano 1856, che annovera oltre 700 titoli legati alla storia militare. Le tematiche del volume, curato da Legrottaglie e dal Tenente Colonnello Domenico Spoliti, entrambi effettivi all’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito al momento della curatela, spaziano dalla fine dell’Armata Sarda alla nascita dell’Esercito Italiano, che risale al 4 maggio 1861, giorno in cui è stata istituita la Festa della Forza Armata, per giungere fino ai giorni nostri. La narrazione sfiora tanti eventi bellici: dalle guerre dinastiche del Settecento all’epopea napoleonica, passando poi ad analizzare sia il periodo del Risorgimento che delle guerre coloniali, sino a toccare aspetti relativi ai conflitti mondiali del Novecento. L’origine dell’Esercito Italiano è da ricercare nel vecchio esercito sabaudo, infatti, da questo, eredita diversi simboli e tradizioni, come la Bandiera tricolore, l’uniforme, la fascia azzurra per gli Ufficiali, l’equipaggiamento e la dottrina d’impiego. Ciò allo scopo di individuare un riferimento cronologico più inclusivo rispetto alla plurisecolare tradizione militare italiana, ma anche di restituire all’Esercito oltre due secoli di storia mancante, durante i quali sono state scritte pagine epiche che hanno portato all’Unità d’Italia. “Creare forze armate implica sempre una serie di scelte politiche e di inevitabili trasformazioni nel tessuto sociale, economico e culturale”, afferma con convinzione la Professoressa Paola Bianchi, attualmente docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Torino. Con la proclamazione del Regno d’Italia, il 17 marzo 1861, nei quadri della nuova istituzione militare confluirono interi reparti e singoli gregari delle formazioni degli antichi Stati italiani. Il più numeroso contingente è stato quello proveniente dal Reame delle Due Sicilie, a seguire, quello Garibaldino meridionale.

“Mi ha sempre appassionato la storia delle istituzioni militari di antico regime, cui mi sono dedicato durante la preparazione della mia tesi di laurea sul Regio Arsenale di Torino nel XVIII secolo e per gli studi successivi condotti grazie a un premio di ricerca concessomi dalla Fondazione Filippo Burzio di Torino”– ha commentato il Colonnello Legrottaglie. Tali conoscenze sono state utili a realizzare l’intelaiatura del convegno romano, teso a indagare l’esatta origine dell’Esercito”.

Fra le pagine sono racchiusi diversi e interessanti interventi, che toccano aspetti inediti delle ricerche, di cui poco o nulla si è parlato in precedenza, fornendo altresì uno sguardo ampio e originale sulle tematiche trattate. La prefazione dell’opera è stata curata dal Generale di Divisione Paolo Raudino, già Capo del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito. Il primo contributo è firmato dal Prof. Walter Barberis, che ha approfondito la tradizione militare sabauda; a seguire, il Prof. Massimo De Leonardis ha preso in analisi la complessa tematica dell’unificazione italiana. La Prof.ssa Paola Bianchi ha invece illustrato la specificità delle riforme militari negli Stati sabaudi; il contributo successivo è del Prof. Michele Rosboch, il quale ha messo a fuoco il concetto di continuità e discontinuità istituzionale dell’Italia unita. Il discorso si è poi dipanato con il Dott. Piero Crociani, che si è occupato della compagine militare degli antichi Stati italiani. Proseguendo nelle riflessioni, il Generale di Brigata Ernesto Bonelli ha accuratamente delineato le variegate origini dell’Esercito; infine, il saggista Stefano Ales ha approfondito la particolare storia del reggimento degli Ussari di Piacenza. A termine del volume, delle considerazioni finali armonizzano e chiariscono, con uno sguardo critico, le relazioni presentate.

L’opera, di facile lettura anche per i non addetti al settore, costituisce certamente un momento di approfondimento culturale per i tanti appartenenti alla Forza Armata. Il volume è reperibile nel catalogo dei libri posti in vendita, sul seguente sito: https://www.esercito.difesa.it/storia/Ufficio-Storico-SME/Pagine/Catalogo.aspx

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