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La Giostra della Jaletta, a San Marco La Catola il tradizionale torneo equestre più divertente dei Monti Dauni

Ci sono tradizioni che si tramandano di famiglia in famiglia e rendono un piccolo borgo una tappa straordinaria per chi ama il mondo medievale, i suoi particolari giochi e i tornei equestri.

Il borgo protagonista della nostra storia che ci riporta indietro ai tempi di dame e cavalieri è un piccolo paese dei Monti Dauni in cui il tempo sembra essersi fermato e si respira ancora tutta l’autenticità di un tempo.

Qui le ore trascorrono lente, si respira aria fresca e si mangia bene. Siamo a San Marco La Catola, un pittoresco centro della provincia di Foggia, dove ogni anno viene organizzata la Giostra della Jaletta, un gioco che affonda le sue radici molto probabimente nell’età tardo medievale.

Foto del 2016 – Riproduzione riservata

Nel mese di agosto il borgo di San Marco La Catola si veste a festa. Ogni 20 agosto, infatti, si tiene la tradizionale e caratteristica Giostra della Jaletta (“U jòc da Jalètt” in dialetto sammarchese). Si tratta di una colorata gara medievale, un torneo equestre molto caratteristico, che ogni anno si svolge nel paese e vede coinvolti i vari rioni del borgo dauno.

Foto del 2016 – Riproduzione riservata

Per l’occasione si affrontano quattro cavalieri per ogni rione nel tentativo di infilare la verga (in dialetto sammarchese “a vérja”) nella fessura posta sotto la jaletta (una tinozza di legno a doghe) che, riempita d’acqua, è appesa ad una fune tra due balconi. Dopo la tradizionale sfilata di tutte le squadre a cavallo nelle viuzze del borgo inizia l’atteso e divertente torneo.

Foto del 2016 – Riproduzione riservata

Ogni volta che un cavaliere, nel tentativo di infilare la verga nella Jaletta, si rovescia addosso il secchio pieno d’acqua, si scatena il divertimento del pubblico e delle tifoserie avversarie, un momento di grande divertimento e tradizione che lega grandi e piccoli in tutto il paese.

Se invece il cavaliere riesce nell’impresa riceve premi   un punteggio a seconda dell’andatura del cavallo, per la precisione 5 punti per il galoppo, 3 punti per il trotto e 1 punto per il passo. Più veloce è l’andatura del cavallo e minore è il rischio di bagnarsi. Ogni anno questo particolare torneo, probabimente l’unico nel suo genere in tutta la Puglia, è un appuntamento imperdibile!

Foto del 2016 – Riproduzione riservata

Il 20 agosto, il giorno dopo la festa patronale di San Liberato Martire, il caratteristico torneo si svolge sotto le mura del castello del Duca Pignatelli, non un vero e proprio castello ma un palazzo ducale risalente al XIV secolo che fino al 1821 fu di proprietà della famiglia Pignatelli.

Un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato: benvenuti a San Marco La Catola

San Marco La Catola è un piccolo borgo arroccato sul Subappennino Dauno che dista 56 chilometri dalla città di Foggia. Con i suoi 683 metri sul livello del mare è uno dei borghi più alti di Puglia. Questo paese prende il nome dal torrente che solca il territorio e dista 56 chilometri da Foggia. Con i suoi 683 metri sul livello del mare è uno dei borghi più alti di Puglia.

Questo piccolo paese sovrasta un territorio ricco di bellezze naturali e dista pochi chilometri dal lago artificiale di Occhito, lago che segna il confine tra la Puglia e il Molise, e il fitto bosco San Cristoforo un luogo da sogno per rilassarsi tra prati, ruscelli, sentieri e il canto degli uccelli.

Tutto sembra essersi fermato, cristallizzato, sembra ancora di vivere nella lontana epoca medievale. Sembra quasi di verderli, i cavalieri, sui loro cavalli, destreggiarsi tra le viuzze del borgo.

Chissà quante storie potrebbero raccontare le tante stradine che si diramano nel centro storico di San Marco La Catola e fuggono alla vista dei visitatori. Proprio questi vicoletti rendono ancora più caratteristico il paese, vengono chiamati i “c’nant” e non sono altro che vicoli in discesa composti da gradoni che permettono di passare da una stradina all’altra.

Se decidete di trascorrere un weekend all’insegna del relax e dell’ottima cucina ( dovete assolutamente provare i “cauzun”, un dolce ripieno di pasta di ceci), in questo piccolo borgo in provincia di Foggia, ci sono alcuni luoghi che meritano di essere visitati come il Santuario Madonna di Giosafat e il Convento dei Frati Minori Cappuccini, il convento dei frati cappuccini che nei primi anni del ’900 ospitò Padre Pio quando era un giovanissimo studente di teologia.

Fonte: giostradellajaletta.eu – visitmontidauni.it

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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