La Comunità Politica per Foggia ricorda la figura e l’impegno di Felicia Impastato

Una serata all’insegna della memoria. E’ stata quella che si è svolta sabato sera organizzata dalla Comunità Politica per Foggia che ha ospitato Mari Albanese, autrice del libro “Io Felicia.
Conversazioni con la madre di Peppino Impastato”. Il libro è il risultato di una serie di interviste esclusive,
registrate poco prima della scomparsa di Felicia Bartolotta, la coraggiosa madre di Peppino Impastato che, dopo la morte di suo figlio, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, ha trasformato il suo dolore in un attualissimo messaggio di speranza per il futuro.
Nel corso della serata sono state approfondite le figure di Felicia Bartolotta e di Peppino Impastato, che incarnano tanti degli aspetti che più rappresentano il nostro essere: l’impegno politico e sociale come vero antidoto alle mafie, come strumento di informazione e riscatto per la collettività; la forza di una donna che, come tante nel nostro mondo, prova a ribaltare i rapporti di forza e le dinamiche violente che abitano la società.
“La Comunità Politica per Foggia – ha commentato Sasy Spinelli – è al lavoro, dopo la tornata elettorale, per irrobustire un impegno che vede i suoi cardini nella partecipazione dal basso e nella costruzione di legami comunitari tra le persone interessate alle questioni cittadine. Abbiamo ripreso i nostri incontri con due figure importanti che ci insegnano che l’antimafia non è soltanto una tematica a se stante, ma va riempita con impegno che deve essere anche politico. Sono contento che abbiamo ricordato una figura di donna così forte. E’ stato interessante e formativo ricordare l’impegno di Felicia contro un sistema
di potere patriarcale e mafioso. Sono contento anche perchè ancora una volta come Comunità politica per Foggia proviamo a lanciare qualcosa non solo contro le mafie ma anche per la comunità. Felicia Impastato ha dedicato quasi tutto il suo impegno per realizzare una comunità di giovani che proseguisse
l’impegno e il ricordo di suo figli. In un momento in cui l’antimafia pare essere sempre più divisiva e che in chiave elettorale è stata, strumentalmente o consapevolmente, utilizzata per recuperare consenso, dobbiamo ricordare che sarebbe sempre bene trovare dei punti di contatto e costituire insieme
rispettando quelle persone che hanno pagato con la vita al contrasto alle mafie e che molto spesso vengono messe in discussione”.
