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La “carica dei seicento”, al primo Open Day dell’Università di Foggia

L’appello del Rettore: «Oggi il quesito è scegliere o meno di fare l’Università, a prescindere da quale sia. Non abbiate dubbi, l’unica speranza di farcela risiede dentro voi stessi».

Successo di pubblico e di organizzazione, estratti diversi premi destinati ai partecipanti. E martedì prossimo (11 aprile) si bissa, attesi oltre 750 alunni. Grande curiosità per il corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari, in fase di approvazione presso ANVUR e MIUR. Tutti concordi: «Sarà un successo».

Grande successo di pubblico – unito a quello di un’organizzazione ormai collaudata, grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità fornita dal personale Docente e Tecnico Amministrativo – al primo dei due Open Day dell’Università di Foggia, svoltosi stamattina all’aula magna “Valeria Spada” presso il Dipartimento di Economia.
Oltre 600 alunni – provenienti da diversi Istituti scolastici e/o Licei della nostra e delle province confinanti, accompagnati in città da otto bus e molti mezzi privati – hanno assistito alla prima delle due giornate di presentazione dell’Ateneo, coordinate e curate nei dettagli dall’Area Orientamento, Tutorato e Job Placement diretta dalla dott.ssa Rita Saraò in raccordo con la Delegata del Rettore prof.ssa Lucia Maddalena.

Durante la sua breve introduzione, il Rettore dell’Università di Foggia prof. Maurizio Ricci ha interpretato le difficoltà e gli interrogativi degli studenti di oggi, che devono decidere se, come e dove diventare le matricole di domani. «Mi rendo conto che il quesito di oggigiorno è addirittura relativo alla scelta, o meno, di iscriversi all’Università, qualunque essa sia – ha detto il Rettore –. Innanzi tutto voglio invitarvi a leggere le statistiche di occupazione di giovani con e senza laurea, che fino a prova contraria sono incontrovertibili. E in secondo luogo vorrei invitarvi anche a non avere dubbi, iscrivetevi all’Università: a quella di Foggia, se potete, che nella prossima estate compirà il suo diciottesimo anno di autonomia. A parità di condizioni e di corsi di laurea, qui avrete chance reali e unaformazione degna dei migliori Atenei. Non abbiate dubbi, perché l’unica speranza di potercela fare risiede dentro voi stessi, nella vostra determinazione e nella vostra preparazione».
In avvio di Open Day l’esibizione – molto apprezzata da tutti gli ospiti – del Centro Universitario Teatrale, incentrata proprio sulle difficoltà della scelta ma anche su una delle valutazioni che sempre più spesso studenti e famigliari stanno compiendo: preferendo l’Università del territorio ai mega Atenei italiani, dove – recitava lo sketch teatrale – finisci «irrimediabilmente per essere un numero». A tal proposito, invece, si ricorda che il rapporto docente/studente dell’Università di Foggia resta uno degli migliori d’Italia, ovvero 1/28. «Che significa? Che studiando qui avrete la certezza di essere seguiti – ha concluso il Rettore – non come in altri Atenei, in cui si partecipa a lezioni insieme ad altri tre o quattrocento studenti». Grande curiosità ha destato la presentazione del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari, coordinato dalla prof.ssa Claudia Piccoli e attualmente in fase di approvazione presso ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Tutti d’accordo gli alunni ospiti dell’aula magna, tutticoncordi sul fatto che si tratta di uno «dei corsi di laurea più specialistici di tutta l’Offerta Formativa dell’Università di Foggia, soprattutto – così hanno commentato – per la possibilità di poterlo svolgere anche in lingua inglese, grazie alla collaborazione con la Wolverhampton University».
Martedì prossimo (11 aprile, a partire dalle ore 9,00) si bissa, secondo e ultimo Open Day 2017 con oltre 750 prenotazioni già acquisite da parte dell’Area Orientamento, Tutorato e Job Placement.

Redazione

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