Cultura

Il Premio Strega Poesia tra le faggete della Foresta Umbra

La Foresta Umbra ospiterà domani la manifestazione Foresta dei Poeti con i finalisti del Premio Strega Poesia.

Mentre a Vieste FestambienteSud, il festival itinerante di Legambiente per il Sud Italia, sta vivendo il suo clou fino al 5 agosto con un progetto speciale che collega il Brasile e l’Italia sotto la direzione artistica di Chiara Civello e poi con il giovane attore Giuseppe Armillotta che presenterà il monologo Acquazzone come evento di saluto a Vieste all’alba dell’ultimo giorno, l’immenso patrimonio naturalistico del Gargano, rappresentato principalmente dalla Foresta Umbra, ospiterà il 2 agosto la manifestazione Foresta dei Poeti con i finalisti del Premio Strega Poesia.

I cinque autori finalisti: Vivian Lamarque, Silvia Bre, Stefano Simoncelli e in collegamento video Umberto Fiori e Christian Sinicco, che si contenderanno il prestigioso Premio promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con le imprese M2 Energia, Statkraft, Ilos Energia, porteranno le loro poesie tra le faggete silenziose della maestosa foresta, patrimonio mondiale dell’umanità. A moderare l’incontro sarà Andrea Cortellessa, membro del comitato scientifico del Premio.

Non è un caso che sia stata scelta la Foresta Umbra come tappa di un lungo tour del premio Strega Poesia che si concluderà il prossimo 5 ottobre, a Roma, presso il Tempio di Venere e Roma all’interno del Parco archeologico del Colosseo. Le poesie in gara toccano le tematiche ambientali, l’ambiente è molto sentito e le sensibilità personali dei poeti hanno molto a che fare con gli alberi.

Come, ad esempio, nelle poesie di Vivian Lamarque che, nel volume L’amore da vecchia (Mondadori) si esprime coinvolgendo una realtà animale e vegetale, o la città con i suoi riti anche quotidiani, e poi luoghi di mare, viaggi, ricognizioni sensibilissime in uno spazio/tempo autobiografico. O anche in una poesia del libro di Christian Sinicco, Ballate di Lagosta (Donzelli), in cui l’autore si sofferma sul tema della vegetazione.

Altre poesie della cinquina finalista fanno riferimento a un momento più politico nel loro rapporto con la natura, altri a un rapporto più intimo, come in Le campane (Einaudi) di Silvia Bre, Autoritratto automatico (Garzanti) di Umberto Fiori e Sotto falso nome (Pequod) di Stefano Simoncelli.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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