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Il festival dell’Ombra Ribelle illumina Rocchetta”

Dal giornalismo all’impegno politico, fino ai temi di migrazioni e accoglienza: il Festival dell’Ombra Ribelle ha portato a Rocchetta Sant’Antonio tre serate di riflessione e comunità, lasciando un segno concreto nel territorio.

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ROCCHETTA SANT’ANTONIO  – Con una piazza partecipe e un confronto pubblico di alto profilo si è chiusa la prima edizione del Festival dell’Ombra Ribelle – Nel nome di Maria Teresa di Lascia, pensata per celebrare – a trent’anni dal Premio Strega 1995 con Passaggio in ombra – l’eredità civile e culturale della scrittrice rocchettana e per lasciare alla comunità un patrimonio concreto di idee, relazioni e responsabilità condivise. Direzione artistica di Alessandro Gisoldi, organizzazione Associazione Liberamente e Galattica – rete giovani, con il sostegno del Comune di Rocchetta Sant’Antonio.

Il festival si è aperto con l’appuntamento dedicato al Futuro e al rapporto tra digitalizzazione e società: Michele Zizza (rocchettano Doc, oggi docente universitario) ha presentato “Digitalizzazione, Disinformazione, Destabilizzazione” in dialogo con Valentina Panetta (Il Messaggero), Francesco Pionati (Direttore Rai Giornale Radio e Rai Radio 1) e Laura Squizzato (TG2). Al centro, la qualità dell’informazione nell’era degli algoritmi, l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’opinione pubblica e gli strumenti per contrastare fake news e manipolazione. La seconda giornata si è articolata in due momenti. Nel pomeriggio, il dialogo tra Emanuela Sica e Mariantonietta Ippolito: un viaggio entusiasmante nel mondo femminile, dalle janare del nostro immaginario alle donne del presente, con uno sguardo che ha abbracciato anche la condizione delle donne di Gaza, tenendo insieme radici, ferite e resilienze.

In serata, un’intervista “anomala” e vivace di Pinuccio a Antonio Decaro (europarlamentare ed ex sindaco di Bari) ha offerto un modo inedito di presentare il suo libro: aneddoti di amministrazione, il tema dell’ascolto come sostanza della politica, legalità e cura della quotidianità. Non sono mancate frecciate e ironie sull’ipotesi di una candidatura regionale; sollecitato, Decaro ha elegantemente glissato, riportando il focus su esperienza, comunità e senso del servizio.

La serata conclusiva si è aperta con l’intervento del Collettivo Irpino Pro Gaza e la loro mostra fotografica sulla guerra in Palestina. A seguire, la presentazione del libro di Duilio Paiano“Utopia. Naufragio della speranza”, in dialogo con Antonietta Torchella e Alessandro Gisoldi: il naufragio del piroscafo Utopia (17 marzo 1891) a Gibilterra, con oltre 800 emigranti – molti dai Monti Dauni – ricostruito con rigore e empatia, come ponte tra le migrazioni di ieri e quelle di oggi.

Dalla memoria storica si è passati alle testimonianzeAngela Curcio (responsabile SAI Lacedonia) con il racconto di un minore accolto nel progetto; Caterina Inglese (responsabile SAI Rocchetta) e Jonatan, giovane padre di famiglia che, dopo essere stato ospitato, ha trovato lavoro e ha scelto di restare a vivere a Rocchetta.

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