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Guido Grilli, l'illustre pittore foggiano che amò la sua città fino alla fine

Foggia – Foggia vanta molti nomi importanti che danno lustro alla città e ai suoi cittadini, tra questi vi è il famoso pittore e illustratore Guido Grilli, un talento foggiano apprezzato in tutta Italia che rimase legato alla sua amata Foggia fino all’ultimo dei suoi giorni.
La morte lo colse la sera del 24 novembre 1967, dopo aver completato ed affidato ai maestri vetrai di Atri i cartoni per il bellissimo rosone della Chiesa di San Pio X, nella sua città. Scopriamo insieme la storia di uno dei talenti foggiani di cui la nostra città dovrebbe andar fiera ogni giorno.
Guido Grilli nacque a Foggia il 1 gennaio 1905 da Giuseppe e Luisa Cavotta, in un vecchio stabile di Vico Galiano, a ridosso dell’ormai scomparso “Borgo degli Scopari“. Visse l’infanzia a contatto con l’umile ambiente del quartiere, caratterizzato da gente operosa e semplice. In quel quartiere che oggi definiremmo folkloristico, colorato dalle tante botteghe artigiane, fu importantissimo per la formazione artistica del giovane Guido che sostava giornate intere nel piccolo negozietto del padre nel quale si vendevano santini, pupi del presepe e oggetti di culto.
Fin da piccolo si mostrò incline al disegno, lui stesso raccontava che all’età di quattro anni aveva tentato allo specchio un autoritratto. Dopo aver abbandonato gli studi tecnici iniziò quelli artistici lontano da Foggia, verso il 1920 con pochi soldi in tasca ma tanti sogni, il giovane talento foggiano si trasferisce a Firenze dove si diploma al Liceo Artistico e frequenta poi la Scuola d’Arte del nudo.
Nel 1924 si trasferisce a Roma dove frequenta e si diploma all’Accadema delle Belle Arti. Roma divenne presto la sua città d’adozione, si sentì sempre molto legato alla città eterna, ma mai nessuna città riusciva a sostituire la sua amatissima Foggia. A Roma aprì uno studio nella caratteristica via Margutta, conosciuta ancora oggi come la via degli artisti, qui strinse moltissime amicizie con pittori famosi, tra i quali ricordiam Giorgio De Chirico.
Nel 1929, animato da un forte sentimento verso la sua città natale, decide di lasciare un segno indelebile in quella che è la sua chiesa più importante, la Cattedrale. Qui realizza il ciclo composto dai quattro Evangelisti e dai profeti Isaia e Geremia. Nel 1936 sposa la giovane Anna Telesforo della nota famiglia foggiana; dalla loro unione nacquero i figli Marisa e Roberto.
Guido Grilli E Sua Figlia
Durante la sua vita tenne numerose mostre personali in varie città italiane riscuotendo sempre un grande successo. Oltre che pittore, Grilli fu per molo tempo anche illustratore per giornali e riviste, molti dei suoi lavori compaiono ad esempio sulle pagine del giornale cattolico Il Vittorioso, ed eseguì numerosi manifesti di carattere pubblicitario, politico e religioso.
Fra le tante opere realizzate preparò i “cartoni” per una Crocifissione in una chiesa di Chieti, quelli delle vetrate della cappella degli artisti a Hollywood in America, a Foggia per la chiesa di San Giuseppe Artigiano, della Madonna della Croce, di gesù e Mariqa e del Santuario dell’Incoronata.
La sua vita si muove in circolo, e così il noto pittore foggiano torna a Foggia per realizzara la sua ultima grande opera. L’ultimo “cartone” che Grilli realizzò fu quello per il rosone della chiesa di San Pio X, a Foggia, nel 1967, che ultimò un giorno prima di morire.

Guido Grilli e la chiesa di San Pio X a Foggia

Guido Grilli 1
Guido Grilli Chiesa San Pio X
Guido Grilli Foggia

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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