Guida completa ai cappelli e berretti militari: storia, stili e usi moderni

I cappelli e i berretti militari sono capi molto apprezzati non solo dalle forze armate, che li considerano come elementi fondamentali delle uniformi e degli equipaggiamenti, ma anche dalle persone comuni. La dinamica è nota: il modo di vestire “militare” che contamina l’abbigliamento ad uso civile.

Ne parliamo qui, facendo un breve excursus delle mode che si sono susseguite negli ultimi secoli e fornendo qualche indicazione per chi, oggi, vuole acquistare cappelli e berretti militari per arricchire il suo outfit.

Un excursus sui cappelli e sui berretti militari

L’evoluzione dei berretti militari riflette i cambiamenti storici, culturali e tecnologici che hanno attraversato le forze armate. Originariamente, i berretti militari erano semplici cappelli utilizzati principalmente per proteggere dal sole e dalle intemperie. Durante il XVIII e XIX secolo, i berretti sono diventati più riconoscibili, con vari elementi decorativi che indicavano il rango e il reggimento del soldato.

Nel corso dellaPrima Guerra Mondiale, i berretti sono diventati parte essenziale dell’uniforme. I soldati delle trincee indossavano elmetti d’acciaio, ma fuori dal combattimento, i berretti di stoffa erano preferiti per comodità. Il classico berretto “field cap” è diventato il più comune tra le truppe.

La Seconda Guerra Mondiale ha visto ulteriori innovazioni, con l’introduzione di berretti più pratici e funzionali, come il berretto da guarnigione, o “garrison cap”, che poteva essere facilmente piegato e riposto. Dopo la guerra, i berretti furono adottati da molte unità speciali, anche e soprattutto in una prospettiva di differenziazione

Negli anni successivi, i berretti militari hanno continuato a evolversi in termini di materiali e design, adattandosi alle esigenze operative moderne. Oggi, i berretti sono realizzati con tessuti tecnologicamente avanzati che offrono resistenza agli agenti atmosferici e traspirabilità. Inoltre, i colori e gli stili variano ampiamente, in modo da differenziare diverse unità e specializzazioni, mantenendo però sempre un equilibrio tra funzionalità, estetica e senso della tradizione.

Gli stili in voga oggi

I modelli di cappelli e berretti militari in uso oggi dalle forze armate, ma che vantano una certa diffusione anche tra le persone comuni, sono numerosi. Qui di seguito descriviamo i più diffusi.

Come scegliere cappelli e berretti

I cappelli e berretti militari fanno parte anche dell’abbigliamento civile. Come tutti i capi di ispirazione militare, infatti, esprimono un ideale di forza, di azione, di avventura. Si fanno apprezzare inoltre per la loro comodità, per il loro essere sportivi ma discreti.

Non è un caso che molti stilisti e brand affermati abbiano preso ispirazione per realizzare delle linee proprie, che ovviamente hanno raccolto un immediato successo. Giusto per citarne alcuni: Barbour, Christys, Brixton e altri.

Certo, integrare un cappello militare nel proprio outfit “civile” non è semplice come sembra. E’ necessario comprendere il tenore del cappello, che può essere sportivo piuttosto che marziale, e regolarsi di conseguenza. Allo stesso tempo, è bene ragionare sui colori, onde evitare contrasti fuori luogo.

In linea di massima, quando il cappello è di color verde militare, è bene associarlo a capi dello stesso colore, piuttosto che bianchi o neri.

Il consiglio, comunque, è di fare riferimento non già ai negozi generalisti, la cui offerta di solito è piuttosto scarna, ma ai negozi specializzati. Il migliore su piazza è Militaria, che si caratterizza per un’offerta molto variegata, per la predilezione per i capi originali (indossati realmente dalle forze armate) e per una politica di prezzo accomodante.

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