Storie di successo

Gogodoors, l’App di giovani innovatori foggiani

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Torna la rubrica storie di successo made in Foggia. Oggi abbiamo il piacere di intervistare Gianluca Scaringi, tra gli ideatori dell’app Gogodoors e vincitore del Premio Nidi 2017 “La promessa del web”, iniziativa svoltasi nell’ambito dell’Innovation Day di Imola, promossa da Innovami, centro per l’innovazione e incubatore d’imprese che per il quinto anno consecutivo ha rinnovato il proprio impegno nei confronti dei progetti imprenditoriali più innovativi.

Da chi è nata questa idea?

Siamo quattro foggiani tra i 26 e i 38 anni. Con me hanno lavorato a questo progetto Saverio Colecchia, Emanuele Salvatore e Roberto Parisi.

A cosa serve e come funziona la vostra app Gogodoors?

È la prima reception virtuale che permette ai clienti di effettuare il Self Check-In senza l’intervento del gestore, con una semplice App. Come funziona? Semplice. È una App gratuita che con un device di facile installazione permette ad Host e Guest la gestione completa della struttura ricettiva in completa autonomia, e da qualsiasi parte del mondo.

Come è nata questa idea?

L’idea è nata da un’esigenza. Ho avuto modo di girare tutta la Germania prendendo casa dai portali di vari siti. Già da quel momento iniziai a capire che c’era un problema perché il cliente aveva il vincolo del Check-in. Se ad esempio io arrivavo nella struttura alle 8.00 del mattino ero vincolato ad attendere fino alle 15.00 per prendere possesso della camera. Nasce quindi dal riscontro di questa difficoltà manifestata anche dai gestori.

Cosa ha significato per te/voi vincere il Premio Nidi 2017 ‘La promessa del web’?

E’ stato un grande passo, soprattutto perché è un concorso che riguarda tutte le Start up italiane. Sono state parecchie le candidature. Essere arrivati alla finale, che comprendeva otto Start up, è stato un grande risultato. Dopo aver presentato il nostro progetto è arrivata la notizia della vittoria e del premio, che è stato il massimo che potessimo raggiungere dopo un anno di lavoro. Questa vittoria ci ha aperto altri canali interessanti. Innovami è stata una grande opportunità ed una soddisfazione. Ci è anche stato chiesto se vogliamo essere inglobati nel loro incubatore di imprese. Ci stiamo pensando.

Cosa ti senti di dire ai giovani come te che hanno un progetto nel cassetto e magari vorrebbero ma non riescono a realizzarlo?

Sicuramente la strada per il successo, che ancora non tocco con mano, è la perseveranza. Non bisogna mai arrendersi! Questo è quello che posso dire dalla mia piccola esperienza. Di difficoltà ne abbiamo vissute tante in un anno e mezzo, forse più di una al giorno e sempre nuove. Certe volte bisogna stare attenti alle persone che ti circondano che sono come “squali”.

Progetti nuovi per il futuro?

Abbiamo in programma delle diversificazioni di Gogodoors che ancora non mettiamo sul mercato. Siamo in attesa che si vada a consolidare prima la App nell’ambito dei bed and breakfast e delle strutture alberghiere, per poi cercare di diversificare. Adesso continuiamo su questa strada facendo una campagna marketing efficiente e aspettando che cresca Gogodoors anche a livello di brand.

Cosa rappresenta per te Foggia?

Foggia è la mia terra, anche se fare Start up nel nostro territorio è molto difficile. Qui vige uno stampo troppo vecchio d’impresa che bisogna innovare, soprattutto negli enti come la Camera di Commercio la quale, per via di alcune pratiche, ci ha fatto attendere quattro mesi. Noi, in qualità di Start up innovativa, abbiamo dovuto presentare una pratica ben quattro/cinque volte perchè non c’è personale competente in materia. Resta il fatto che continueremo a mantenere la sede legale a Foggia.

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