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Giornata Mondiale della Salute, Mattarella: “Grazie ai nostri medici”

In occasione della Giornata Mondiale della Salute il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare i medici e i sanitari che in questo momento sono in prima linea contro il Coronavirus.

La Giornata Mondiale della Salute è stata istituita nel 1950 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia dell’Onu specializzata nella difesa e tutela della salute, per commemorarne la fondazione nel 1948.

Ecco il messaggio di Mattarella ai medici e operatori sanitari italiani impegnati nella lotta contro il Covid-19.

“La Giornata Mondiale della Salute ricorre quest’anno mentre l’intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie.
 
Tanti lutti e sofferenze – prosegue il Presindete – hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del diritto alla vita, presidio da preservare e rafforzare nella solidarietà tra i popoli, gli Stati, i continenti.

E’ proprio la valenza universale del diritto alla salute che ci chiama a un impegno, a una corresponsabilità di carattere globale, mettendo da parte egoismi nazionali e privilegi di sorta al fine di dare alla cooperazione mondiale un impulso di grande forza per ciò che riguarda le cure, la ricerca, lo scambio di informazioni, la fornitura di strumenti capaci di salvare vite umane”.
 
L’umanità ha le risorse per debellare questo nuovo virus, come le ha per contrastare malattie e disagi particolarmente diffusi nelle aree più povere e dove l’ambiente ha subito danni maggiori.

L’impegno solidale per la salute può diventare così un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i Paesi.

I Servizi Sanitari Nazionali costituiscono capisaldi essenziali delle comunità. La qualità della vita e gli stessi diritti fondamentali della persona sono strettamente legati alle capacità e all’universalità del servizio alla salute.

Ma le strutture da sole non basterebbero senza l’umanità e la responsabilità di chi vi opera: per questo il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità.

Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari.

Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati”. 

Fonte: Ansa

Redazione

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