Gatta vs Nobiletti: un presidente senza maggioranza dovrebbe dimettersi

𝗖𝗔𝗡𝗗𝗘𝗟𝗔 – “Un Presidente della Provincia senza numeri e senza maggioranza, e che per questo ha la responsabilità del blocco di milioni di euro di investimenti per il territorio di Capitanata, dovrebbe prendere atto del fallimento invece di ricorrere al TAR , ingenti importi pubblici pur di proseguire a tutti i costi un mandato che politicamente, ed in maniera lampante, è già naufragato da oltre un anno”.
Con queste parole l’ex presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, commenta il ricorso al tribunale amministrativo intrapreso dall’ente di Palazzo di Dogana contro la prefettura di Foggia e il ministero dell’interno, che hanno negato l’invio di un commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto di gestione già bocciato in aula il 17 aprile e l’1 agosto.
“Inermi – ha aggiunto il rappresentante di Fratelli d’Italia – assistiamo a un crescente duello a distanza che mortifica una terra che invece, per i suoi problemi atavici e le sue indiscusse potenzialità, ha bisogno di interventi rapidi e mirati da parte dei suoi più alti rappresentanti istituzionali, intenti oggi a sacrificare 61 comuni per ragioni di riposizionamento”.
“Da Bari a Foggia – osserva Gatta – assistiamo a uno schema molto collaudato per quanto nocivo: le frizioni interne al centrosinistra paralizzano l’attività amministrativa e soprattutto rappresentano un macigno che pesa su tutti i cittadini Come è purtroppo noto, per la Regione il centrosinistra si è frantumato già prima di partire tra veti incrociati e veleni, con uno scontro a tratti irreale tra un aspirante governatore e i suoi due predecessori. A Foggia, i dissidi tra Giuseppe Nobiletti e Raffaele Piemontese, appartenenti alla stessa coalizione tanto da essere stati per lungo tempo uno lo sponsor dell’altro, si stanno traducendo in reali danni per le comunità della provincia: promesse mancate e finanziamenti saltati da un lato; strade, scuole e servizi congelati dall’altro per questioni che attengono solo ed esclusivamente alla gestione del potere per il potere”.
“Con queste premesse – ha concluso Nicola Gatta – è difficile interpretare le necessità dei cittadini, che infatti ad ogni tornata elettorale dimostrano con l’astensione di sentirsi distanti dalle Istituzioni. Se il modello Foggia dovesse replicarsi, come già sta succedendo, anche sulla Regione Puglia, allora viene da chiedersi dove sia il senso di responsabilità di chi si candida a servire il territorio e non a servirsene”.