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Foggia, volevano evadere dal carcere da un foro nella cella

Stavano praticando un foro nel muro della cella per poter fuggire. E’ quanto scoperto dalla polizia penitenziaria nel carcere di Foggia nel corso di alcuni controlli. Il foro era stato praticato, secondo quanto denuncia l’OSAPP – il sindacato della polizia penitenziaria – in una cella che ospita detenuti di origine garganica. Dopo aver dato l’allarme ed effettuato i controlli sono stati anche sequestrati circa 30 grammi di sostanze stupefacenti.

“Nella circostanza – ha sottolineato Montesano, segretario generale dell’OSAPP, il sindacato della polizia penitenziaria  – non possiamo mancare di evidenziare come la Polizia Penitenziaria in Puglia, particolarmente a Foggia, stia subendo il disagio di una organizzazione complessiva che non funziona e da correggere sottodimensionato negli organici e poco attenzionato dalla politica e dall’amministrazione Penitenziaria”. 

Per il sindacalista “oggi non bastano proclami e annunci, serve subito un  azione del Governo per affrontare l’emergenza, deflazionare la densità detentiva, rafforzare la Polizia penitenziaria ed efficientare i servizi operativi per far fronte al disastro penitenziario che pone la Polizia Penitenziaria ai confini del  sistema , particolarmente in Puglia , in un contesto ad alto rischio , e prima che accada l’irreparabile, più di quanto non sia già successo, il Governo si dia una mossa e prenda compiutamente atto dell’emergenza”. Per questo il sindacato chiede “un immediato incremento degli organici già dalle prossime assegnazioni del 183° corso per la Puglia e per Foggia in particolare.  Per cui – continua il sindacalista –  ribadiamo  nuovamente al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio al sottosegretario Del Mastro e Ostellari , e al Governo Meloni di aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti, sovraffollamento detentivo e, non ultima, la strumentalizzazione e la perseveranza della criminalità che necessita di una democratica, rigida disciplina, tesa a ristabilire i canoni delle indicazioni normative del sistema penitenziario. Grazie Polizia Penitenziaria per quello che fate giornalmente per assicurare al sistema penitenziario, pur non essendoci le legittime condizioni, sicurezza e trattamento all’interno delle strutture”.

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