Attualità

Solitudine sociale, a Foggia l’attore Silvio Orlando presenta il suo nuovo spettacolo

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Foggia – Questa mattina, al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, si è tenuto l’incontro con Silvio Orlando per la presentazione del suo nuovo tour teatrale Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) che porta nella nostra città, dopo aver toccato alcuni dei teatri italiani più importanti come quelli di Roma e Milano, per esibirsi una seconda volta questa sera al Teatro Umberto Giordano, dopo lo spettacolo di ieri.

Questo sicuramente si inserisce nel mosaico di eventi culturali che vogliono sempre più arricchire e rendere dinamico il nostro territorio. La pièce teatrale affronta il tema fondamentale e attualissimo come la solitudine sociale che coinvolge giovani e anziani tramite la storia del protagonista Silvio (interpretato, appunto, da Silvio Orlando).

Egli ha ormai deciso di non voler più camminare e di stare quindi seduto per il resto dei suoi giorni. I suoi figli e fratelli, che lo andranno a trovare per un fine settimana, decideranno di cercare in ogni modo di persuadere Silvio affinché possa smuoversi dalla decisione che ha preso.

All’incontro sono intervenuti la Professoressa Rossella Palmieri (docente di Letteratura Teatrale Italiana) e il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, Pierpaolo Limone che si sono interessati di affrontare insieme a Silvio Orlando temi fortemente attuali che vengono oltretutto trattati anche nello spettacolo stesso come la paura della diversità.

“Gli altri sono diventati sempre di più una minaccia e questo purtroppo è un pensiero sempre più diffuso. Viene eliminato il pensiero che gli altri possano essere una risorsa e non un intralcio al nostro percorso di realizzazione personale.

Ma possiamo vederlo anche nella vita di tutti i giorni come siamo diventati fin troppo selettivi nei rapporti con le persone che ci circondano” afferma Orlando.

Secondo la Professoressa Palmieri “i teatri vengono distrutto per far spazio agli stadi seguendo la cultura di massa. Questo porta quindi alla distruzione di un momento pieno d’arte e di congregazione” che chiede perciò “come far credere di più alla società di oggi a questo tipo di messaggio?”

“Portare quella fantasia e quello spirito di unione che hanno gli spettatori mentre sono al teatro è uno degli obiettivi che io e la direttrice e scrittrice di questo spettacolo, Lucia Calamaro, ci siamo posti e lo si vede anche per la scelta di un finale piuttosto inaspettato” risponde Silvio Orlando.

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