Scorz e Tutt: a Foggia il primo ristorante dove la patata è la regina della tavola
Foggia – Da ingrediente semplice della nostra terra a piatto gourmet da gustare per intero con il meglio delle eccellenze italiane e locali: è la patata in mille declinazioni il piatto forte di “Scorz e Tutt”, il nuovo ristorante di via Tenente Iorio nato da un’idea di Antonio Ricciuto e Roberto Stella.La ricetta è di ispirazione anglosassone, l’idea innovativa sta nell’abbinamento con gli ingredienti made in Italy, sapientemente abbinati dallo chef Antonio Lambiase con esperienza pluriennale nel mondo della ristorazione e amante della cucina mediterranea. Le jacket potatoes – letteralmente patate con la giacca –, un’istituzione nel Regno Unito, arrivano così per la prima volta a Foggia come una novità da gustare, un viaggio tra i sapori in cui il tubero diventa il vero re della tavola, il piatto forte di un menù innovativo partorito da questa inedita combinazione culinaria.
Antonio, la patata è la protagonista indiscussa del vostro menù. Come nasce questa idea?
È nata per caso. Roberto ha scoperto la ricetta anglosassone delle famose jacket potatoes, un piatto che è diventato ormai un’istituzione. L’ idea è stata poi copiata dagli americani. Anche negli USA questa ricetta ha riscosso un grande successo. Abbiamo pensato di riproporla anche noi qui a Foggia, in una combinazione vincente con i nostri ingredienti italiani, finalmente un piatto innovativo nel panorama della ristorazione locale.
Qual è la filosofia del vostro locale?
Abbiamo intrapreso questa nuova avventura imprenditoriale con la voglia di metterci in gioco, di rendere felici i nostri clienti e soprattutto di proporre ricette sempre nuove. Vogliamo essere il posto in cui andare a cena perché attrattati dalla novità: grazie all’abilità e all’esperienza del nostro chef varieremo periodicamente il menù. L’unica costante resterà la qualità delle materie prime del servizio.
Qual è il piatto forte del vostro menù, quello assolutamente da provare?
Indubbiamente la patata gourmet. Ma non vogliamo descriverla, invitiamo solo a provarla!
Per quanto riguarda gli ingredienti siete legati in qualche modo al territorio?
Certamente, prediligiamo materie prime del nostro territorio oppure le classiche eccellenze italiane. Giusto per citare alcune prodotti penso alle ricottine e le bufaline di bufala campana oppure il caciocavallo podolico di Rignano Garganico. Per noi resta fondamentale la qualità e l’artigianalità dei prodotti da offrire ai nostri clienti.
Qual è lo stile del vostro locale e che tipo di atmosfera si respira?
Abbiamo puntato su un ambiente rustico e caldo, vogliamo che il cliente si senta a proprio agio. Ci piace trasmettere anche una bella musica lounge mentre si degustano le portate, per ampliare l’esperienza sensoriale e gourmet.
Ogni ristorante in questo momento storico affronta una sfida. Qual è la vostra?
Sicuramente distinguerci dalla classica ristorazione foggiana. Vogliamo avere una nostra identità ed essere scelti per questo. È una grande sfida che ci siamo prefissi e che speriamo di vincere.
Come ha risposto il pubblico?
Abbiamo aperto da poco i battenti eppure la risposta è stata ampiamente positiva. C’è molta curiosità, c’è voglia di sperimentare e di tornare a godere del piacere di una bella cena fuori. Abbiamo avuto un ottimo riscontro anche sui social che indubbiamente ci aiutano a farci conoscere.
Qual è il vostro cliente tipo?
Abbiamo notato una clientela che abbraccia ogni fascia di età dal giovane che vuole provare qualcosa di nuovo alla persona adulta che desidera mangiare bene. Nel complesso, riusciamo a soddisfare le esigenze di ognuno, così si sta creando un bell’ambiente. Proprio quello che volevamo.
Ultima domanda: cosa diresti a chi non è ancora venuto a provare il vostro locale?
Direi quello che è diventato il nostro slogan: se vuoi gustare una patata come non hai mai fatto prima non puoi non venire a trovarci.
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