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Migranti nel quartiere Ferrovia di Foggia, Bellanova a Landella: “Non accetto lezioni di legalità da nessuno”

Foggia – Hanno fatto molto discutere le parole del sindaco di Foggia, Franco Landella, rilasciate ieri in una nota stampa dopo gli incresciosi episodi registrati nel quartiere Ferrovia di Foggia.

Dopo la vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, una ragazza foggiana molestata da un nigeriano, Landella ha rilasciato una lunga dichiarazione scagliandosi contro il Governo e più precisante contro il ministro alle Politiche Agricole Teresa Bellanova.

“Il Governo non solo non ha fatto nulla per risolvere questa situazione, ma l’ha addirittura peggiorata sanando la posizione di decine di migliaia di extracomunitari e consentendo nuovi sbarchi sulle coste italiane – ha affermato il sindaco foggiano -.

Il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, presentando la regolarizzazione degli stranieri si è commossa in diretta nazionale. Ma avrebbe dovuto preoccuparsi anche dei cittadini italiani che vivono situazioni di pericolo come quelle che accadono a Foggia, dove poche settimane fa un autista dell’ATAF è stato aggredito da un extracomunitario che intendeva viaggiare gratuitamente sui mezzi del trasporto pubblico locale.

Per questo chiediamo, ancora una volta, al Governo un intervento deciso affinché la città di Foggia possa essere liberata una volta per tutte da una cappa di degrado che si ripercuote negativamente sulla qualità della vita dei Foggiani, che si sentono ospiti in casa loro”.

Non è mancata la replica del ministro Bellanova. “Aver costruito e approvato una norma che consente l’emersione e la regolarizzazione del lavoro irregolare italiano e straniero significa avere come obiettivo anche lo smantellamento di ghetti come quello di Borgo Mezzanone, tenendo insieme salvaguardia della salute di quei cittadini come dei cittadini italiani, tutela e regolarità del lavoro, contrasto al caporalato, che è criminalità, e alla concorrenza sleale tra imprese”.

Ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole rispondendo al sindaco di Foggia che ha poi incalzato: “Non ci sono mezze misure: o si sta con lo Stato o si sta con i caporali. E questo, come rappresentante delle Istituzioni, il Sindaco di Foggia dovrebbe saperlo fin troppo bene!

Non accetto lezioni di legalità da nessuno. Nell’ultima visita a Foggia insieme alla Ministra Lamorgese in Prefettura avevamo garantito un impegno per sconfiggere definitivamente la piaga del caporalato in Capitanata come dovunque ed è esattamente quello che sta avvenendo, con una norma che avvia percorsi di regolarizzazione trasparenti, con permessi di lavoro, sottraendo così persone al caporalato, alla criminalità, all’invisibilità.

Il territorio si difende così, e anche la legalità in una città che solo pochi mesi fa ha visto una imponente manifestazione esattamente per dire che Foggia è una città di tutti. E soprattutto di quei cittadini e di quelle imprese che ogni giorno scelgono la legalità”.

Redazione

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